di
Francesco Zanotti
Speriamo ci facciano… Speriamo che siano parte di qualche segretissimo complotto internazionale contro i lavoratori…
Perché se ci sono, cioè sono così “non sapenti”, allora le cose stanno molto peggio.
Perché se ci sono, cioè sono così “non sapenti”, allora le cose stanno molto peggio.
Sto parlando del nostro attuale Governo. Appena l’ho detto e
mi vengono in mente i volti e le storie dei ministri, escludo categoricamente
che facciano parte di qualche complotto. Anzi, credo che non possa esistere
alcun complotto così complessivo da porsi come obiettivo il Governo del mondo.
Allora non ci rimane che l’opzione “Non sapenti”.
E l’opzione “ Non sapenti” trova conferma ogni giorno, anche
solo sfogliando i giornali.
Solo quale accenno al lettore. Sarà più che convincente.
La Professoressa Fornero. Degnissima persona, ovviamente. Per
lei e per tutti coloro che citerò, altrettanto ovviamente, absit injuria verbis. Degnissima persona, ma come fa a non sapere …
Pensa che il raccogliere consenso passi dal dimostrare di
aver ragione. Ma non è così.
Primo perché non
esistono ragioni definitive. Esistono soluzioni ottimali all’interno di un
certo modello sociale. E poiché il modello della Fornero si muove all’interno
della società industriale non può essere una verità assoluta.
Secondo perché la sua
riforma non si giustifica neanche rimanendo all’interno del modello della
società industriale perché considera il dipendente come attore esecutivo e non
progettuale. E questo è. Ma oggi proprio il modello della società industriale è
da abbandonare.
Terzo perché sembra
dimenticare il problema del significato. E’ vero che l’articolo 18 fisicamente
è una piccola parte del testo della riforma. Ma ha una grande valenza
simbolica. Per tanti gruppi sociali è un simbolo della loro visione della
società.
Il Presidente del Consiglio Mario Monti. Sta andando in giro
a sostenere che la crisi è quasi superata almost over.
Ma basta che legga i giornali e scopra che sono piene di
fatti che contraddicono questa affermazione. Meglio (e peggio): si riferisce alla
crisi finanziaria (ma neanche questa è finita) e dimentica tutte le altre
dimensioni di quella che è una vera e propria ecologia di crisi.
Solo per citare qualche fonte.
Sole 24 Ore di venerdì 30 marzo, prima pagina: “Europa, torna
l’allarme sul debito”.
Sole 24 Ore di martedì 3 aprile: “Eurozona: per l’industriaprospettive più incerte” di Riccardo Sorrentino.
Corriere Economia: “Crisi in America tornano i timori” di
Maria Teresa Cometto.
Fabio Fubini sul Corriere (non ricordo il giorno esatto): "L’economia sta diventando illiquida".
Suo Sole 24 Ore (non ricordo il giorno esatto): "Stop sul credito a medio termine".
I dati sulle banche. Le prime quattro banche italiane hanno
generato perdite per circa 40 miliardi di Euro. I dati sulla vendita di auto:
di male in peggio. I dati sulla occupazione, i dati sui fallimenti …
Soprattutto la mancanza di un mater plan per lo sviluppo del
paese.
Certamente ci sono. E questo è pericolosissimo.
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