di
Francesco Zanotti
Ho letto stamattina una dichiarazione del Ministro Grilli
che sostiene che la bacchetta magica dello sviluppo non c’è …
E mi sono venute in mente tante altre letture ... che
suggeriscono che la bacchetta magica dello sviluppo è qui davanti a noi. Basta prenderla
in mano!
La lettura di un libro di matematica che parla di spazi
topologici: si fa in fretta a riconoscere in questi “spazi” il linguaggio più
adatto a leggere i Segni del Tempo futuro. Che sono innumerevoli, intensi e dei
quali la nostra classe dirigente non ha alcun sentore.
La lettura di un libro di Teoria Quantistica dei Campi
che suggerisce quale possa essere il processo di emersione di una impresa, di
una organizzazione non profit, di un attore sociale, politico, culturale.
La lettura congiunta di un libro di biologia (Maturana
e Varela) e di un libro di sociologia (Luhmann) che spiega come un’impresa, un’organizzazione
non profit, un attore sociale, politico culturale abbiamo come destino storico
la chiusura ideologica. Nel caso di una impresa si tratta di una chiusura verso
il mercato generata dalla competizione. Sempre nel caso di una impresa si
tratta della chiusura ideologica dalla sua organizzazione informale interna che
costituisce il maggior ostacolo al costruire cambiamento. Al costruire qualità,
sicurezza …
La lettura di libri che stanno costruendo “ponti sottili”
tra le scienze della cognizione e le “filosofie” orientali. Questi “ponti
sottili” ci stanno permettendo di scoprire i percorsi del pensare
imprenditoriale. In straordinaria assonanza con la fisica quantistica.
La lettura di un libro di biologia evoluzionistica dello
sviluppo e degli studi sulle metastrutture che impegnano anche noi, sotto la
guida del prof. Minati, ci rivelano come lo sviluppo di una impresa di tutti gli
altri sistemi umani generi metastrutture che evidenziano straordinarie
similitudini nello sviluppo di tutti i sistemi umani. E ci permettono, anche e ad esempio, una lettura radicalmente diversa dei nostri sistemi economici
territoriali.
La lettura di libri di cosmologia e relatività quantistica
che raccontano delle Grandi Storie dell’universo e che risuonano nelle “piccole”
storie dei sistemi umani. Come non si fa a vedere che l’evoluzione di un
sistema umano finisce, a causa della sua evoluzione autoreferenziale, in un
buco nero di senso?
Le letture citate sono solo esempi. Molte altre mi
sovvengono. E mi sembrano tutti pezzetti di quella bacchetta magica che Grilli
proprio non vede. Ma che pur esiste.
Una bacchetta magica che individua i fattori che frenano
lo sviluppo necessario e possibile di una nuova società.
I freni allo sviluppo sono le risorse cognitive dell’attuale
classe dirigente che vede il mondo, la società e l’impresa come una grande
macchina da aggiustare, ottimizzare e guidare dall’alto. Anche se l’attuale
classe dirigente non se ne rende conto, sta pensando come un fisico classico di
fine ‘800. Con questa “risorsa cognitiva” non si capisce nulla dei processi di
nascita, di sviluppo, di emergenza, di evoluzione di autonomia.
Vogliamo costruire sviluppo?
Sostituiamo queste risorse cognitive che emergono dalle
letture precedentemente elencate e da molte altre. Buttiamo queste nuove
risorse cognitive nella società. Emergerà una nuova visione del mondo, emergerà
una nuova “imprenditorialità” (non solo economica, ma sociale, politica e
culturale) che genererà milioni di nuovi sistemi umani opere d’arte…
Buttare nuove risorse cognitive nella società per scatenare
processi di sviluppo è una “metodologia” che la storia italiana ha già sperimentato
con successo in quel grande nostro dono all’umanità che si chiama
Rinascimento.
L’Italia, il suo Popolo, i suoi Territori potranno usare,
ed insegnare ad usare, la bacchetta magica delle nuove risorse cognitive che farà emergere non solo un nuovo e diverso sviluppo economico, ma una intera nuova
civiltà.
Ministro Grilli forse possiamo dire che può essere l’Italia
stessa, il suo popolo, i suoi territori la bacchetta magica per fare emergere la
nuova civiltà umana.
Ho letto questo articolo e lo trovo molto interesante. Sono dacordo con autore. C'e sempre bisogno per le conoscenze. La conoscenza e' utile per ognuno di noi, ma per quelli di governo e un'obligo
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