di
Francesco Zanotti
Stamattina su Finanza e Mercati del Sole 24 Ore leggo del settore High Tech negli Usa. Settore in turbolenza progettuale e redditivo.
Guardo all’Italia e vedo il settore High Tech assolutamente marginale perché non ha mai avuto turbolenza progettuale. Anzi, vedo pochissimi settori in turbolenza progettuale. Ah … senza turbolenza progettuale (aggiungo: diffusa) nessun settore economico decolla. La turbolenza progettuale è inutile solo per le burocrazie.
Guardo all’Italia e vedo che stiamo cercando di liberalizzare. Ma, al massimo, questa è una precondizione (forse necessaria, ma non sufficiente) per generare turbolenza progettuale nei settori dei servizi tradizionali. Non è neanche una precondizione per ridare turbolenza progettuale all’industria. Al massimo è un aiuto per le strategie di prezzo, ma con le strategie di prezzo non si va lontani. Nel caso di un sistema industriale di una qualunque nazione occidentale, con le strategie di prezzo non si parte neanche.
Guardo al mondo e vedo pochi settori in cui vi è una forte turbolenza progettuale: rimane nascosta in piccole nicchie tecnologicamente e sociologicamente specialistiche che rischiano di spegnersi velocemente.
Guardando all’Italia ed al mondo mi vien qualche idea per rilanciare una straordinaria turbolenza progettuale in Italia ed far diventare l’Italia leader in un meta settore economico che serve come motore di sviluppo di tutti gli altri.
E’ un evento che può essere progettato ed avviato in Italia. Se ne può fare la prima edizione in Italia, ma poi si può diffondere in mille luoghi del mondo. Non ne illustro le caratteristiche perché ne ho parlato ad abundantiam in questo blog. In ogni caso, il lettore può trovarne dettagli nei documenti pubblicati sul blog, nel volumetto “Un Expo della Conoscenza per creare una nuova società”.
Ne illustro gli effetti: innanzitutto, genero una nuova alleanza di sviluppo costruita intorno alla conoscenza che coinvolge tutti i cittadini del mondo. Questo significa diffondere consapevolezza, smontare estremismi, costruire una nuova classe dirigente orientata alla conoscenza e non ad un profitto che non sa neanche più bene cosa sia.
Ma, poi, posso generare una nuova categoria di servizi: i servizi per generare turbolenza progettuale. Servizi capaci di allargare la nuova alleanza sulla conoscenza da un nuovo impegno solidale per progettare una nuova economia ed una nuova società.
In sintesi: l’Expo della Conoscenza è l’Evento/strumento capace di attivare la nascita di nuovi Rinascimenti in ogni angolo e presso ogni popolo della terra. Altro che cercare di diffondere un modello oramai semplicistico di democrazia con le armi.
Se l’Italia diventa il Motore mobilissimo del processo di avvio di un Expo della Conoscenza permanente ed itinerante nel mondo, diventa immediatamente un polo di attrazione mondiale unico. Questo valorizzerà le nostre risorse storiche ed artistiche. Ma di più, l’Italia avrà la possibilità di diventare leader nel mondo in un nuovo settore economico (un settore economico veramente rinascimentale) che sarà, davvero, il settore economico che avvierà, (rinascimentalmente) in Italia e nel mondo la nuova società della conoscenza, dell’etica e della bellezza.
...e alla mancanza di turbolenza progettuale, rispondiamo con messaggi non certo coerenti...
RispondiEliminaDa una parte pubblicizziamo le auto, come non mai, ma dall’altra ne ostacoliamo l’utilizzo
Da una parte si lamenta una contrazione del risparmio delle famiglie, dall’altra incentiviamo i consumi suggerendo aperture prolungate di negozi
Da una parte siamo preoccupati della spesa sanitaria in farmaci, dall’altra forziamo per legge l’apertura di 7000 (!! +50%) farmacie
eccetera
Cesare Sacerdoti