Una Associazione globalmente e continuativamente poietica per superare la crisi economica, sociale, politica, istituzionale, esistenziale che ci sta sovrastando, costruendo una nuova cultura ed una nuova società partendo da
un intero universo di nuove conoscenze “trasgressive”.
Parte terza
Far accadere un nuovo Rinascimento
I nuovi modelli, le nuove metafore, i nuovi linguaggi che sono nati nelle scienze naturali ed umane, che, forse da sempre, hanno risuonato nell’arte, nella filosofia e nelle religioni sono solo frammenti sparsi.
Allora la prima cosa da fare è organizzare un processo di raccolta e di sintesi della nuova conoscenza dispersa in una nuova visione del mondo. Non si tratta, però, di cercare un nuovo Galileo che dica, definisca che cosa è la scienza, ma di concepire approcci multipli e concettualmente dinamici capaci di acquisire coerenza, robustezza, affidabilità e consistenza che classicamente erano caratteristiche di un solo approccio considerato quello vero. La strategia non è quella di aspettare.
Una nuova visione del mondo potrà nascere solo da uno sforzo corale, da un processo di creazione sociale di un’intera comunità.
Forse è il caso di specificare che questa comunità non può e non deve essere professionale o specialistica. Non può essere partecipata solo da scienziati, intellettuali, politici o artisti. I protagonisti devono essere tutti. La responsabilità e la passione del futuro deve essere la motivazione e il collante di questa comunità.
L’obiettivo di una comunità “densa” e diffusa non è un’utopia, ma è tecnologicamente realizzabile grazie ad Internet.
A mano a mano che questa visione del mondo emergerà sarà necessario utilizzarla, incarnarla.
Innanzitutto per approfondire le dinamiche di sviluppo dei sistemi umani. E’ vero che essi si trasformano e si sviluppano quando vengono investiti da una nuova e trasgressiva (rispetto a quella che li ha generati) conoscenza , ma come è possibile attivare consapevolmente questo processo? Come è possibile attivarlo nei diversi sistemi umani: nelle imprese, nelle organizzazioni in genere, negli attori sociali e politici, nelle istituzioni?
Ma attivare un processo di sviluppo non basta. Occorre, poi, capire come comprendere quando inizia a spegnersi, cosa fare quando si comincia a scorgere questo inizio perché i diversi sistemi umani evitino qualche loro deriva specifica di significato e riescano ad incanalare le loro risorse in una nuova fase di sviluppo.
A mano a mano che questa conoscenza emergerà sarà necessario immaginare una nuova modalità di governo dello Sviluppo. Essa sarà la metodologia chiave per realizzare davvero dense e diffuse comunità progettuali.
Da ultimo, occorrerà diffondere questa visione del mondo “incarnata” come cultura dello sviluppo. Non solo perché venga applicata, ma perché si allarghi la comunità di coloro che partecipano a questo processo di ricerca e progettazione sociale, senza soluzione di continuità di una nuova società. E, aggiungiamo, esplicitamente, di una nuova scienza.
L'Expo della Conoscenza come Evento di Progettualità Continua per costruire un nuovo sviluppo eticamente giusto ed esteticamente emozionante.
L'Expo della Conoscenza come processo di costruzione consapevole di Rinascimenti.
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