di
Cesare Sacerdoti
Leggevo in “Democrazia”, breve saggio di Gherardo Colombo, un’interessante interpretazione del primo articolo della nostra Costituzione “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, in quanto i cittadini lavorano e cioè si impegnano perché sia una repubblica e una democrazia”. In questo testo veniva poi citato Kant che nel 1783 scriveva “Pigrizia e viltà sono le cause per cui tanta parte degli uomini, dopo che la natura li ha da lungo tempo liberati dall'altrui guida (naturaliter maiorennes), rimangono tuttavia volentieri minorenni a vita; e per cui riesce tanto facile agli altri erigersi a loro tutori. E' così comodo essere minorenni!”....
Kant poi continuava (in “Risposta alla domanda: cos’è l’illuminismo”)
“… E' dunque difficile per il singolo uomo tirarsi fuori dalla minorità, che per lui è diventata come una seconda natura. E' giunto perfino ad amarla, e di fatto è realmente incapace di servirsi della propria intelligenza, non essendogli mai stato consentito di metterla alla prova. Precetti e formule, questi strumenti meccanici di un uso razionale, o piuttosto di un abuso, delle sue disposizioni naturali, sono i ceppi di una permanente minorità”
Come non pensare a quanto succede ai giorni nostri, in cui noi cittadini, noi imprenditori attendiamo che qualcuno (in Italia, in Europa) risolva i problemi con “precetti e formule” in cui oggi leggerei “competitività”, “Articolo 18”, “regole per la finanza” eccetera?
Come non rileggere, invece, gli stimoli di Steve Jobs?
“Noi crediamo che le persone con la loro passione possono davvero cambiare in meglio il mondo” oppure“Concedetevi di sognare in grande, creata una visione che vi dia una ragione per alzarvi ogni mattina quindi prendete la vostra decisione coraggiosa specifiche sintetica e coerente e immaginate di averla già realizzate. La passione è il carburante che vi trasmette energia per conquistare i vostri sogni, ma la tabella di marcia è dettata dalla visione”
Ecco, Passione e Coraggio come antitesi di Pigrizia e Viltà: questo, credo, sia un messaggio che dobbiamo fare nostro, noi imprenditori, noi cittadini e in particolare le nuove generazioni.
E lo strumento per avere una “visione” che “arricchisca la vita”, in qualunque ambito, imprenditoriale, sociale, politico, istituzionale è la conoscenza. Perché innovare significa saper collegare questioni, idee, problemi, soluzioni appartenenti ad ambiti diversi. E per fare questo, bisogna conoscere, osservare, porsi domande, sperimentare…Non c’è spazio per la Pigrizia, perché conoscere costa fatica, tempo e applicazione.
Ma la pigrizia si può vincere se c’è un sogno che scateni una passione, un desiderio forte di raggiungimento dell’obiettivo. Negli anni del boom economico il sogno era il miglioramento della propria posizione sociale, oggi dovrebbe essere la creazione di una nuova società, più libera, più equa, più in armonia con la natura.
In questo Blog proponiamo spesso una Expo della conoscenza: noi crediamo che attraverso questo strumento si possa far intravvedere la possibilità di costruire una nuova società e quindi dare corpo ai sogni e dare strumenti per poterli realizzare
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