di
Francesco Zanotti
Se leggete i titoli di oggi della prima pagina del
Corriere sembra che non vi sia nulla di buono da raccontare. Mi chiedo: viviamo
una società dannata o sono “dannati” (direi “condannati”) gli occhi che
guardano il mondo? Concludo: non solo i giornalisti, ma anche tutti noi abbiamo
gli occhi dannati ed anche un animo dannato perché non facciamo nulla per cambiare
e far cambiare lo sguardo.
“Lo strappo di Trump”. E parla del rischio
che gli USA consegnino ad un incosciente vecchio adolescente la valigetta con i
codici delle armi nucleari.
“Alla Ue a manovra non basta”. Questo
significa che o la cambiamo (ed allora tutti i dibattit fatti sula manovra
sono stati sul nulla), oppure litighiamo con l’Europa.
“Il Veneto e Roma che non riescono a
festeggiare i 150 anni insieme”. Un paese del Veneto invece di festeggiare
i 150 della unificazione all’Italia dopo la III Guerra d'Indipendenza esporrà il
vessillo con il leone di San Marco a mezz’asta in segno di lutto.
Scendiamo
giù lungo la pagina …
“Regole incerte. Il danno al fisco”. Il
titolo parla da solo …
“Referendum quesito salvo”. Ma non è una
notizia positiva. Si parla del fatto che il giudice amministrativo si dichiara
incompetente a decidere. E’ un ulteriore segnale che non sarà una tragedia il
risultato, ma lo è il fatto di farlo.
“Precari e poca paga. Ma il call center non
regge più”. Una delle “novità” dell’economia non sta in piedi.
E più
sotto: “Il valore di una telefonata”.
Si parla sempre dei call center: E il titolo andrebbe completato: Il valore (che
non c’è) di una telefonata. Perché di parla ancora dei guai dei call center.
La foto
centrale della pagina riguarda “Il
divorzio con scandalo che appassiona i cinesi”. Ripeto: la foto (e il
servizio) centrale del più autorevole giornale italiano: puro gossip
internazionale. Che sia questa l’internazionalizzazione che intende il Corriere
…
Vi
sono anche due articoli “positivi”. Ma parlando di come si affrontano cose
negative: “Così combatto il dolore e l’amianto”
che parla di Daniela Degiovanni che ha creato Vitas per aiutare i malati di
mesotelioma). E “Il dopo terremoto visto
dai bimbi” che mi spinge a dire: va certo bene sentire le voci dei bambini
sul terremoto. Ma su quante altre cose sarebbe bene chiedere il loro parere!
Soprattutto sarebbe bene chiedere loro che mondo vogliono.
Alla fine
rivolgo un invito: amici scriviamo tutti al Direttore del Corriere dicendo che
non ci vanno bene gli occhi con cui guarda il mondo …
Ecco …
lo so il mio invito cadrà nel vuoto. Il vuoto cosmico di sguardi assenti ed
animi indolenti o pavidi.
Il manzioniano "volgo disperso che nome non ha". Rileggete con me il Coro che conclude il terzo atto dell'Adelchi ... parla più che mai di noi ...
Il manzioniano "volgo disperso che nome non ha". Rileggete con me il Coro che conclude il terzo atto dell'Adelchi ... parla più che mai di noi ...
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