Mi lamento. Lo dico prima, così potete smettere subito di leggere.
Mi calo (lo sono) nel ruolo dell'uomo della strada: oggi zappo.
No, no, non in giardino, non con questo freddo. Faccio zapping, e senza telecomando, sulla rete. Zompetto di quà e di là sui siti di notizie e non per cercare di capirci qualcosa in più di quello che propinano le tv ed evitare di fare il cagnolino della voce del Padrone, ovvero il sistema broadcasting dove uno parla e tanti ascoltano (e che dicono stia andando pure in crisi, ma questa è un'altra storia).
Il PIL aumenta, o aumenterà, siamo fuori dalla crisi, lo dicono tutti.
Poi, oggi, Il Sole 24 Ore dice che anche la disoccupazione aumenterà.
Ah; dunque?
Mettiamo in riga le poche nozioni che ho. Allora il PIL è... non me lo ricordo, o meglio ne ho una vaga idea. Già vi sto facendo perder tempo leggendomi, non posso continuare così. Vado su Wikipedia. (e che poteva fare un sempliciotto come me? Comprarsi la Treccani?)
Mamma mia, un paginone di spiegazioni . Beh leggetevele se avete voglia, vi riporto la più sintetica.
il valore totale della spesa fatta dalle famiglie per i consumi e dalle imprese per gli investimenti
Dunque, se famiglie spendono e imprese investono, il PIL aumenta. Ma se aumenta la disoccupazione, cioè le aziende diventano pìù piccole perchè licenziano, e le famiglie sono piene di disoccupati, come fanno i primi ad investire e i secondi a spendere?
Eppure il PIL aumenterà?!?
Aspettate. Sempre su Wikipedia, in fondo, ci sono le obiezioni al PIL.
Il PIL tratta tutte le transazioni come positive, cosicché entrano a farne parte, ad esempio, i danni provocati dai crimini, dall'inquinamento, dalle catastrofi naturali. In questo modo il PIL non fa distinzione tra le attività che contribuiscono al benessere e quelle che lo diminuiscono: persino morire, con i servizi connessi ai funerali, fa crescere il PIL.
Dunque, in questo stato di cose, disoccupazione crescente, il PIL può solo crescere grazie alle... mafie e gli incidenti mortali? E allora che ci frega a noi di questo PIL? E perchè ne parla anche un ministro ?
Insomma, possibile che noi tutti stiamo bene se un numero va su indipendentemente dal fatto che stiamo male? Possibile che secondo questi signori il pianeta, perchè la contraddizione è a livello globale, è abitato da aziende, banche, speculatori di ogni tipo, mafie criminali, governi (pseudo)democratici e meno, ma non da persone?
E poi su quale bibbia è scritto che bisogna cercare a tutti i costi di racchiudere la realtà in un numerino?
Forse c'è qualcosa di errato nel modo in cui guardiamo il mondo, forse è il caso di cambiarlo.
Mi calo (lo sono) nel ruolo dell'uomo della strada: oggi zappo.
No, no, non in giardino, non con questo freddo. Faccio zapping, e senza telecomando, sulla rete. Zompetto di quà e di là sui siti di notizie e non per cercare di capirci qualcosa in più di quello che propinano le tv ed evitare di fare il cagnolino della voce del Padrone, ovvero il sistema broadcasting dove uno parla e tanti ascoltano (e che dicono stia andando pure in crisi, ma questa è un'altra storia).
Il PIL aumenta, o aumenterà, siamo fuori dalla crisi, lo dicono tutti.
Poi, oggi, Il Sole 24 Ore dice che anche la disoccupazione aumenterà.
Ah; dunque?
Mettiamo in riga le poche nozioni che ho. Allora il PIL è... non me lo ricordo, o meglio ne ho una vaga idea. Già vi sto facendo perder tempo leggendomi, non posso continuare così. Vado su Wikipedia. (e che poteva fare un sempliciotto come me? Comprarsi la Treccani?)
Mamma mia, un paginone di spiegazioni . Beh leggetevele se avete voglia, vi riporto la più sintetica.
il valore totale della spesa fatta dalle famiglie per i consumi e dalle imprese per gli investimenti
Dunque, se famiglie spendono e imprese investono, il PIL aumenta. Ma se aumenta la disoccupazione, cioè le aziende diventano pìù piccole perchè licenziano, e le famiglie sono piene di disoccupati, come fanno i primi ad investire e i secondi a spendere?
Eppure il PIL aumenterà?!?
Aspettate. Sempre su Wikipedia, in fondo, ci sono le obiezioni al PIL.
Il PIL tratta tutte le transazioni come positive, cosicché entrano a farne parte, ad esempio, i danni provocati dai crimini, dall'inquinamento, dalle catastrofi naturali. In questo modo il PIL non fa distinzione tra le attività che contribuiscono al benessere e quelle che lo diminuiscono: persino morire, con i servizi connessi ai funerali, fa crescere il PIL.
Dunque, in questo stato di cose, disoccupazione crescente, il PIL può solo crescere grazie alle... mafie e gli incidenti mortali? E allora che ci frega a noi di questo PIL? E perchè ne parla anche un ministro ?
Insomma, possibile che noi tutti stiamo bene se un numero va su indipendentemente dal fatto che stiamo male? Possibile che secondo questi signori il pianeta, perchè la contraddizione è a livello globale, è abitato da aziende, banche, speculatori di ogni tipo, mafie criminali, governi (pseudo)democratici e meno, ma non da persone?
E poi su quale bibbia è scritto che bisogna cercare a tutti i costi di racchiudere la realtà in un numerino?
Forse c'è qualcosa di errato nel modo in cui guardiamo il mondo, forse è il caso di cambiarlo.
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