di
Francesco Zanotti
Il prof Burioni, esperto virologo, a quanto riporta il
Corriere, scrive nel suo blog che sullo stesso blog “… ha diritto di parola solo chi ha studiato. La scienza
non è democratica!" Ma, al di là del caso specifico (il problema dei vaccini),
la domanda da porsi è: Egregio Professore, studiato cosa?
Colgo l’occasione del
dibattito sui vaccini, ma non voglio parare di quel tema specifico: non ne so
abbastanza e non ho il tempo di informarmi. Colgo l’occasione per discutere
delle affermazioni di carattere generale sulla scienza che propone il Prof.
Burioni.
E guardando crudamente in
faccia a questa affermazione, mi viene spontaneo chiedere: Professore, ma che
cosa pensa occorra studiare per essere autorizzati a discutere di scienza? Per
poter essere alla sua altezza per poter discutere con lei di scienza? Non di vaccini,
ma di scienza nel suo complesso?
Glielo domando perché il dibattito
“normale”, “consueto” (tra quelli che dibattono di questi temi e che ella
certamente annovererebbe tra coloro che sanno) sulla scienza arriva a
conclusioni diverse dalle sue.
Mi sembra strano anche
parlarne …
Dalle sue parole mi sembra
si possa dedurre che ella pensa che fare scienze sia scoprire verità via via
più definitive che diventano sempre più complesse e specialistiche e che
costruiscono caste di “semidei” al di sopra di tutto e di tutti.
Ora, se accetta di
annoverare tra le scienze la matematica e la fisica, non credo che per queste
materie si possa ragionare nei termini in cui ella ne parla.
La matematica da più di
ottant’anni ha dimostrato che nessun corpo teorico può dimostrare al suo
interno coerenza e completezza. E’ necessario un rimando “meta” che poi a sua
volta deve essere rimandato ad un altro livello ancora più meta di questo .. in
una catena infinita.
La fisica ha dimostrato con
un candore che fa onore ai fisici che ogni teoria è contingente: vale in certo ambito.
Ed oggi questa candore è diventato estremo se è vero che le teorie fisiche
attuali parlano, si riferiscono solo al 5% di quell’insieme di materia ed
energia che la fisica studia.
Come certamente ella sa, il
discorso è molto più ampio: dall’epistemologia (che sembra aver dimostrato che
non si può parlare di verifica della verità di una teoria, ma al massimo la si
può falsificare), alla biologia dove il dogma fondamentale della biologia
molecolare è banalmente falso, alle scienze cognitive …
Professore la scienza sembra
proprio essere un cammino. Ed un cammino sociale, cioè l’esatto contrario di quello
che ella afferma.
Concludo con riferendo l’opinione
di una persona che certamente può essere annoverata tra coloro che sanno e che
sono autorizzati a parlare. Gliela riporto, con anche la fonte “La ricerca scientifica è il
dialogo difficile fra prospettive lontane, la collaborazione fra diversi ad
idee improbabili, ma profonde. Ha bisogno
della democrazia ed è una componente essenziale della democrazia”. L’Autore
è il Prof. Giuseppe Longo e la fonte è http://megachip.globalist.it/Detail_News_Display?ID=125846&typeb=0&complessita-scienza-e-democrazia.
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