di
Francesco Zanotti
Il problema di Roma è costituito da coloro che ne denunciano i problemi. Il modo in cui li denunciano, le proposte che fanno.
Il modo in cui lo denunciano è sotto gli occhi
di tutti. E’ tipico dei professionisti della denuncia: strilli ed urla. Molto
utile per chi denuncia: scarica l’ansia, permette una auto realizzazione a buon
mercato …
Preferisco quelli che, anche denunciano, ma poi
propongono. Ma se guardiamo a questi … Leggo in prima pagina sul Sole24Ore un
titolo “agghiacciante”: “Sanare il passato e negoziare il futuro”. Il titolo
del pezzo a pagina 4, che continua quanto scritto in prima pagina, insiste “Negoziare
il futuro”.
Cosa c’è di agghiacciante? Che il futuro non si
può negoziare: lo si deve progettare e costruire! E con chi lo si dovrebbe
negoziare?
Ma se ci si mette nell'ottica di progettare e
costruire in futuro, la situazione peggiora ancora. La progettazione e
costruzione del futuro avviene attraverso un processo di creazione sociale emergente.
Che ne sanno tutti coloro che oggi governano e criticano chi governa di come si
sviluppano i processi emergenti e come li si governa?
La proposta: non importa chi governa. Basta che
voglia imparare come funziona un processo di creazione sociale e come lo si
governa.
Se volete anche un suggerimento più concreto.
Due discipline, senza apparente legame, potrebbero fornire qualche fondamento. La
teoria quantistica dei campi per spiegare come si innescano i processi
emergenti. Se, poi volete vi sono altre discipline che aggiungono qualche
utilità: la scienze cognitive, le scienze dell’evoluzione, la sociologia …
Anche la strategia d’impresa. Non perché il
comune sia come una impresa: non lo è! Ma perché questa disciplina, al di là
del nome, si occupa proprio di come si progetta e costruisce il futuro di un
sistema umano.
Ecco .. se i governanti decidessero di imparare
tutte questE discipline si ridarebbero senso all'espressione caput mundi. Perché
insegnerebbero al mondo una nuova modalità di costruire sviluppo.