martedì 4 febbraio 2014

La retorica della innovazione, della internazionalizzazione, del capitale umano

di
Francesco Zanotti


Sì retorica, solo retorica, fermissimamente retorica.
L’innovazione? Ma nessuno dice dove, come e perché. Forse è innovazione tecnologica. Forse si individuano alcune nicchie tecnologiche (nano  e biotecnologie, energia verde). E, poi si finisce a farne una questione di soldi. L’innovazione da cercare è l’innovazione di significato. Occorre immaginare radicalmente nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione e distribuzione. Quelli attuali sono sempre meno desiderati, sempre meno utili, sempre meno compatibili con la sopravvivenza della specie umana nella natura.
La internazionalizzazione? Sì, ma se è una internazionalizzazione di mercato, internazionalizzano anche gli altri. E siamo punto e a capo con una competizione che diventa sempre più globale e feroce. Stupidamente feroce perché si attiva su prodotti e servizi, come dicevamo, da cambiare radicalmente. Se è una delocalizzazione produttiva, è una stupidaggine. Perché vale solo per produzioni povere di intelligenza e manualità. Che sono incastrate in una competizione di prezzo che non si può vincere cercando per il mondo chi è più disperato per pagarlo meno. E’ eticamente disgustosa questa “strategia”. Ma è anche dannosa perché lo faranno anche gli altri annullando ogni possibile vantaggio competitivo e lasciandoci solo con i costi della delocalizzazione.
Il capitale umano? Si finisce per ripetere la litania dei talenti, dei cervelli in fuga. E per avviare una ulteriore competizione: quella sui presunti talenti. Presunti perché non si sa cosa sia poi questo talento. Si rischia una tautologia: è talento chi cerca lavoro all'estero.
Abbiamo bisogno, invece che di una politica dei talenti, di una politica della conoscenza. Dobbiamo superare la visione del mondo tipica della società industriale, costruire una nuova visione del mondo. E considerare tutti talenti perché capaci di contribuire, ognuno a modo suo, a costruire questa nuova visione del mondo che sarà la risorsa cognitiva fondamentale per progettare un nuovo sistema economico ed una nuova società.


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