sabato 15 febbraio 2014

Aumenta il PIL, comincia la ripresa? No, continuano le assurdità!

di
Francesco Zanotti


Il Sole è sorto, la ripresa (che è come il Sole) illumina il nostro futuro ..
Ma non diciamo sciocchezze!
Innanzitutto aumenta dello 0,1 %! Oltre ad essere poco, nessuno mi leva dalla testa che, a causa della inevitabile imprecisione nelle rilevazioni dei dati, uno + 0,1 % non significa proprio nulla. E’ probabile che sia statisticamente equivalente a – 0,1.
Poi, anche se la precisione fosse assoluta (cosa impossibile), dovrebbe scontare l’inevitabile “incertezza” dei dati di partenza. Penso alle politiche (legittime) di bilancio delle imprese che espongono il fatturato che conviene loro esporre, sempre rimanendo nel terreno della legalità. Se poi immaginiamo che si vada oltre … Penso anche alla spesa pubblica che, poiché lo Stato ragiona in termini di cassa, non registra i debiti contratti in quell'anno, ma solo i soldi effettivamente spesi, anche in questo caso lo Stato aggiusta la spesa pubblica come vuole. Basta che non paghi!
La spesa pubblica? Sì! Nel calcolo del PIL si inserisce anche la spesa pubblica! Aumentando la spesa pubblica si aumenta il PIL.
Ma allora ci sono alcune domande che, ingenuamente, pongo.
La prima è: supponendo che quel 01% abbia un significato statistico (cosa inverosimile), ma da cosa è stato generato? Non certo da un aumento della produzione industriale …
E, poi, ma se attuiamo una drastica spending review, certamente diminuiamo il numeratore: il deficit. Ma, contemporaneamente avremo diminuito il denominatore: il PIL. Se poi la spending review cresce di più di quanto cresca il PIL, avremo l’effetto di diminuire il deficit, di aver più soldi da spendere in cassa, ma di farci bastonare da tutti perché il rapporto deficit/PLI diminuisce …

Dove mi sbaglio? Devo sbagliarmi, perché altrimenti significa che ci siamo auto messi in una trappola contabile …

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