di
Francesco Zanotti
Oramai è chiaro, una società complessa non è governabile dall’Alto. Un Governo è capace di imporre tasse, ma non di generare sviluppo.
E’ inutile sostituire un Governo
con un altro. E’ anche inutile cercare un Governo trasgressivo (Grillo, Vendola
etc.).
Questo significa che le
energie buttate nelle campagne elettorali (dove si cerca la vittoria,
ufficialmente per realizzare programmi) sono uno spreco, generano illusioni ed
aggravano la crisi attuale.
Per Governare verso lo
sviluppo occorre una modalità di Governo radicalmente diversa.
Il punto di partenza non può
che essere costituito da progetti locali, intensi ed autofinanziantesi. Non si
deve chiedere nulla al Governo, tanto nulla potrebbe dare. Poi un Governo
culturalmente diverso costruirà una società sintesi.
Detto diversamente, occorre
attivare un processo emergente che parta da individui e gruppi “locali” (non
solo gruppi geografici). Poi il Governo farà sintesi.
Il problema è che oggi ci
sono solo progettini piccoli piccoli che, per di più, cercano di essere “mantenuti”.
Allora il problema è sempre
e solo la conoscenza. Noi siamo le nostre risorse cognitive. Se riusciamo a
fare solo progetti banali, significa che le risorse cognitive di cui disponiamo
ci impediscono di guardare lontano dal presente e dal nostro “particulare”. Il progetto
dell’Expo della Conoscenza che proponiamo intende diffondere una nuova
conoscenza capace di diffondere nuove conoscenze capaci di far individuare e
costruire una nuova società.