di
Francesco Zanotti

Consiglio vivamente a tutti di leggerlo.
Egli sostiene che esiste una casta di notabili (e ne fa i nomi: Passera, Riccardi, Montezemolo, Ornaghi, Auci, Bonanni. Fino a dire che il loro “archetipo” è Giuliano Amato) che non si espone, rimane contiguo alla politica, ha un’autorevolezza dovuta all’essere in vista (non certo una autorevolezza di idee o risultati) e non si esprime quasi mai sui temi “caldi” del dibattito politico.
Egli sostiene che esiste una casta di notabili (e ne fa i nomi: Passera, Riccardi, Montezemolo, Ornaghi, Auci, Bonanni. Fino a dire che il loro “archetipo” è Giuliano Amato) che non si espone, rimane contiguo alla politica, ha un’autorevolezza dovuta all’essere in vista (non certo una autorevolezza di idee o risultati) e non si esprime quasi mai sui temi “caldi” del dibattito politico.
Cito la conclusione del Prof. Galli della Loggia perché
esemplare: “La mentalità del notabile – odierna caricatura italiana della società
civile - è precisamente questa … ‘Voi mi dovete eleggere non per ciò che io
penso o propongo (quasi nulla), ma per ciò che io sono: per il mio “rango”. Che
non deve essere riconosciuto da voi altri, plebe elettorale. Basta che lo facciano
i miei pari: a voi, al massimo, non resta che sottoscrivere.”.
Bravo Professore. Io credo che tutto quello che nei
nostri blog cerchiamo di comunicare risuona con sintonia profonda con il Suo
pensiero. Diamoci da fare per diffondere questi che sono veramente pensieri
rivoluzionari, per chi vuole costruire una rivoluzione della conoscenza e non
delle armi.
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