di
Francesco Zanotti

Quali sono le ragioni per cui noi dovremmo stare
tranquilli mentre la Grecia sta … “Andando a Patrasso”, si potrebbe direi con
uno spirito un po’ macabro?
La ragione, sosteneva la Nostra, è che noi
abbiamo fatto le riforme. Poi non ha importanza quali riforme siano. Non ha
importanza se sono condivise o meno. Non ha importanza se, come quelle della
scuola, prevedono solo cambiamenti nella burocrazia e non nella sostanza della
conoscenze insegnate e in come le si insegnano.
Tutto andrà bene perché abbiamo fatto le riforme.
E, quindi, siamo forti.
E’ da incoscienti sostenere tesi di questo tipo.
In una società in profonda evoluzione non esiste
chi è forte. Esiste chi è capace di diventare protagonista della costruzione
della economia e delle società prossime venture. Saranno forti quei Paesi che
avranno un progetto Paese alto e forte.
Ho sentito, poi, un giovane greco dire: noi sappiamo
delegare al popolo decisioni importanti perché noi abbiamo inventato la
democrazia. Grazie dovrebbe dire loro tutto il mondo.
Noi abbiamo bisogno di giovani come quello che
si rifaceva orgogliosamente alla propria storia più che di ex giovani richiamarsi
a teorie insensate, non dimostrate col banale obiettivo di raccogliere
consensi.
Solo dobbiamo chiedere a quei giovani di ritrovarsi,
nel ricordo di Pericle, lassù sul Partenone e cominciare a progettare un nuovo
mondo… Ci attendiamo da loro il contributo che ci si attende dai Padri della
nostra civiltà.
E noi italiani dobbiamo dare il nostro
contributo perché abbiamo onorato, continuato il contributo della civiltà greca
con Roma e il Rinascimento.
Ricordate cosa ha scritto Orazio? “Graecia capta
ferum victorem cepit”. E per fortuna che ci siamo lasciati “prendere”,
altrimenti non ci sarebbero stati né Roma né il Rinascimento. Quindi non ci
sarebbe stato il mondo attuale. Che anche i riottosi funzionari europei si lascino
prendere dallo spirito necessario della profezia storicamente feconda dei Greci,
di Roma e del Rinascimento.