di
Francesco Zanotti
L’inserto “domenica” del Sole 24 Ore del 31 maggio
scorso riporta un articolo di Gilberto Corbellini che combatte una avversione
alle biotecnologie che egli giudica irrazionale.
Per carità, è vero che molte opposizioni alle
biotecnologie sono politiche e non scientifiche.
Ma è anche vero che oggi è arduo non avere dubbi
sulle certezze della scienza. Soprattutto quando la scienza si mette a studiare
“sistemi complessi” come quelli biologici, come nel caso in questione.
Abbiamo ancora una scienza abbondantemente
riduzionistica che giudica “superstiziose” tutte le voci che cercano di
comprendere ad esempio, le proprietà collettive e le relazioni sistemi
biologici e contesto. La scienza riduzionistica rischia di diventare ideologica
e, quindi, politica come la “anti-scienza” che si oppone ad essa.
Io credo che oggi non debba essere tempo di
polemiche, ma di ricerca profonda e senza pregiudizi. Una ricerca che, da un
lato, prenda atto della profonda crisi di tutte le scienze che vogliono
rimanere legate da una visione riduzionistica del mondo. L’esempio più
eclatante è forse la fisica “riduzionistica” che ha costruito un sistema di
teorie straordinario, che funziona mirabilmente, ma spiega solo il 4-5% della
materia-energia che vi è nell’universo. Ma anche la biologia non può pretendere
di spiegare la proprietà sistemiche (la dipendenza dalla struttura e dal
contesto e non solo dalla composizione) dei sistemi biologici. Per dettagliare
nel caso discusso dall’autore: è vero che esistono specie OGM che sono utilissime.
Ma non è vero che è possibile prevedere i risultati di ogni modificazione
genetica.
Dall’altro, un ricerca che respinga ogni
dilettantismo, politicamente motivato e finalizzato o meno.
Faccio un esempio di quella che a me sembra
ricerca feconda: la teoria quantistica della coscienza. E’ una teoria che apre
prospettive radicalmente nuove alle scienze cognitive. Le libera dai rischi del
riduzionismo, apre speranze nuove di comprensione dell’umano. E,
contemporaneamente, costruisce barriere contro dilettanti incompetenti che si
perdono in visioni puramente New Age.
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