di
Francesco Zanotti
Sul Sole 24 Ore di oggi, in prima pagina, Luca
Ricolfi riaffronta il problema della scuola. Si sofferma prima sulla riforma in
discussione, ma concludendo che forse ogni commento è prematuro perchè è ancora
in fieri (al Senato può accadere di tutto).
Ed allora attacca a parlare del bagaglio
cognitivo culturale degli studenti che arrivano all'università giudicandolo
povero ed inadeguato.
Non discuto l’opinione del prof. Ricolfi, ma mi
permetto di sollevare un problema più di fondo: il problema della conoscenza.
Non esiste buona scuola se questa è costretta ad
insegnare conoscenza “problematica”.
Mi rendo conto di aprire un dibattito
vastissimo, ma è indispensabile farlo. La conoscenza di cui oggi disponiamo è
davvero problematica.
Provo a descrivere questa problematicità.
Partiamo dalla Fisica. Oggi abbiamo una teoria
che pretende di essere quasi definitiva: il modello standard delle particelle
elementari. Esso funziona, anche se il perché funziona è abbastanza oscuro. Il
problema è che funziona per il 4% della materia energia che costituisce il
nostro universo. Passiamo alla biologia. Abbiamo introdotto il concetto di DNA
codificante (che, attraverso l’RNA, costruisce specifiche proteine)e siamo andati
ad analizzare il genoma umano per comprenderne i segreti. E ci siamo trovati in
una situazione simile a quella della fisica: il DNA codificante è solo una
piccola parte (di nuovo meno del 5%) di tutto il DNA. Il resto siamo stati
costretti a definirlo DNA spazzatura perché non si sa a cosa serva.
Arriviamo alle scienze umane: esse si trovano a scimmiottare
il metodo di conoscenza della fisica classica che è superato da decenni. A questo
proposito mi permetto di suggerire l’ultimo libro di Lee Smolin, scritto
insieme al filosofo Roberto Mangabeira Unger: "The singular universe and the
reality of time”.
Di fronte a questa problematicità, anche la
scuola che sa insegnare meglio e che funziona meglio si trova nei guai per
mancanza di “materia prima”.
Allora quale dovrebbe essere la mission di tutte
le scuole di qualsiasi ordine e grado? Dovrebbe essere quello di contribuire a
costruire una nuova conoscenza. I suoi metodi di insegnamento, le sue modalità organizzative e di governo
dovrebbero essere finalizzate a questo obiettivo.