lunedì 18 maggio 2015

L’unico interesse è costruire insieme un Progetto di Sviluppo

di
Francesco Zanotti

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Angelo Panebianco sul Corriere di oggi ci spiega che nella situazione attuale di conflitto generalizzato non si riesce a capire bene da che parte stare. E neanche bene quali siano i nostri interessi da difendere.
L’analisi è convincente, anche perché è a tutti evidente che il nemico di ieri diventa troppo spesso l’amico (inconfessabile) di oggi. Ad esempio, Assad.
Ma il Prof. Panebianco, però, la soluzione non la propone.
Egli indica solo due obiettivi (certo irrinunciabili) da perseguire: evitare una nuova Shoah e proteggere le minoranze cristiane.
Ma, innanzitutto, ve ne solo altri altrettanto importanti.  E di “costruzione, non di “impedimento”. Ad esempio, lo sviluppo dei Paese del Medio Oriente e dell’Africa.
E, poi, il problema è come fare.
Se si pensa ad obiettivi di impedimento, di contenimento, l’unica soluzione che viene alla mente è costituita dalle armi. Soluzione che, però, non ha mai funzionato.
Se si allarga l’orizzonte, emerge una soluzione: costruire tutti insieme un grande Progetto di Sviluppo. Un grande progetto di sviluppo che parte dai Paesi del Mediterraneo e si irradia verso l’Africa e il Medio Oriente.
Ma è una soluzione che richiede conoscenze e competenze che l’attuale classe dirigente non possiede.
 E allora?

Allora diamo le conoscenze e le competenze che mancano all'attuale classe dirigente. Invece di mandarle in televisione e perdere il tempo in baruffe chiozzotte, mandiamola a casa a studiare.

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