di
Francesco Zanotti
Rischiamo di ridurci a chiederci (come fa Franco Venturini
sul Corriere di oggi) se Erdogan vorrà rimanere nell’Occidente o no. Innanzitutto,
io spero che sia l’Occidente a non rimanere dentro sé stesso. E, poi, l’Occidente
non c’entra nulla.
Credo che l’Occidente non c’entri
proprio per nulla. Erdogan è come tutti coloro che sommano ad un ego smisurato
la convinzione di esser gli unici ad avere chiaro cosa è (“è”, un bell’indicativo,
non il più corretto “sia” che qualche dubbio lo instilla) il bene ed il male.
E, quindi perseguono il “bene” e combattono il male con tutte i mezzi a loro
disposizione.
Poi in Turchia i “mezzi” per
imporsi sono più ampi che in un paese occidentale, ma i vari Salvini, Renzi, Le
Pen etc. hanno lo stesso ego smisurato e pensano di essere i salvatori del mondo,
anche malgrado il mondo.
Elisabetta Rosaspina oggi
sul Corriere sostiene qualcosa di simile.
A proposito del mondo,
davvero è ora di piantarla di vedere l’attuale società industriale (l’Occidente)
come futuro del mondo. Perché ne è il passato. Un passato glorioso e fecondo
(anche se avrebbe potuto essere migliore), ma oggi ha, esistenzialmente, economicamente,
socialmente, politicamente, istituzionalmente e culturalmente, “stufato”.
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