domenica 16 aprile 2017

Cristiani ebrei e musulmani: una risurrezione cognitiva

di
Francesco Zanotti



Non è complicato scoprire i legami e l'influenza reciproca tra ebraismo, cristianesimo e islam. E’ solo pigrizia cognitiva (chiamatela ignoranza) che può far leggere i rapporti tra queste civiltà in termini di guerra. Se così fosse e così davvero volessimo praticare, non sarebbe una guerra contro qualcuno, ma contro noi stessi. Una guerra contro le radici della propria civiltà. Solo una  risurrezione cognitiva che richiede dieci minuti di fatica ci può salvare.

Lo Spunto me l’ha dato l’arcivescovo di Chieti e Vasto: S.E. Mons Bruno Forte. Oggi sul Sole24Ore ricorda a noi tutti i debiti che il Cristianesimo ha nei confronti dell’Ebraismo. Preziosa sintesi a cui vorrei aggiungere qualche notizia sui rapporti con l’Islam.
Innanzitutto ricordo che Ebrei, Cristiani e Musulmani hanno un Padre Comune: Abramo. Scatenare una guerra di civiltà è come bestemmiare il nostro padre comune.
Ma veniamo all’Islam. Innanzitutto il Corano tiene in gran conto la figura di Gesù. Solo alcune citazioni. Gesù viene considerato come un Profeta, un profeta al quale il Corano si rivolge con la formula “Parola di Dio”. Egli tornerà sulla Terra alla fine dei tempi dopo il Mahdi che è declinazione araba dell’escatologia messianica cristiana ed araba. Di più, il Corano venera la figura di Maria e ne esalta la verginità. Propongo una citazione del Corano ripresa della voce “Gesù nell'Islam” di Wikipedia dove si parla di Maria

« E quando gli angeli dissero a Maria: - O Maria! In verità Allah t'ha prescelta e t'ha purificata e t'ha eletta su tutte le donne del creato... O Maria, Iddio t'annunzia la buona novella di una Parola che viene da Lui, e il cui nome sarà il Cristo, Gesù, figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell'altro e uno dei più vicini a Dio.

- O mio Signore! - rispose Maria - Come avrò mai un figlio se non m'ha toccata alcun uomo?
Rispose l'angelo: - Eppure Allah crea ciò ch'Egli vuole: allorché ha deciso una cosa non ha che da dire: "Sii!" ed essa è. »
(Cor., III:42, 45, 47)

Ma non consideriamo solo la dimensione religiosa: all’Islam deve molto il Rinascimento. Anche in questo caso solo una citazione, il lettore poi potrà trovare tanti volumi sull’argomento. E’ l’anno 1085. Alfonso VI re di Castiglia e di Leon conquista Toledo e vi trova i manoscritti che contengono la tradizione filosofico scientifica dei greci senza il cui riferimento non sarebbe mai emerso il Rinascimento.

Il fatto straordinario che quelle che ho proposto non sono influenze difficili da scoprire: dieci minuti su internet.
Allora oggi stiamo costruendo uno scontro di civiltà che ha senso solo per coloro che non vogliono neanche spendere dieci minuti su Interne. Conclusione: ragazzi ci vogliono spingere in una guerra che ha senso solo nel buoi dell’ignoranza. Dobbiamo rifiutarci ed avviare una risurrezione cognitiva che è anche semplicissima da farsi. Dell’ordine di dieci minuti su internet.

Detto per inciso, il lettore avrà notato che non ho usato la parola “rivoluzione”, ma “resurrezione”. Questo cambiamento è un piccolo passo nella mia risurrezione cognitiva personale, nel giorno della Pasqua di Resurrezione.

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