venerdì 21 ottobre 2016

La prima pagina del Corriere descrive solo i guai. Diciamogli di smettere

di
Francesco Zanotti


Se leggete i titoli di oggi della prima pagina del Corriere sembra che non vi sia nulla di buono da raccontare. Mi chiedo: viviamo una società dannata o sono “dannati” (direi “condannati”) gli occhi che guardano il mondo? Concludo: non solo i giornalisti, ma anche tutti noi abbiamo gli occhi dannati ed anche un animo dannato perché non facciamo nulla per cambiare e far cambiare lo sguardo.

Lo strappo di Trump”. E parla del rischio che gli USA consegnino ad un incosciente vecchio adolescente la valigetta con i codici delle armi nucleari.

Alla Ue a manovra non basta”. Questo significa che o la cambiamo (ed allora tutti i dibattit fatti sula manovra sono stati sul nulla), oppure litighiamo con l’Europa.

Il Veneto e Roma che non riescono a festeggiare i 150 anni insieme”. Un paese del Veneto invece di festeggiare i 150 della unificazione all’Italia dopo la III Guerra d'Indipendenza esporrà il vessillo con il leone di San Marco a mezz’asta in segno di lutto.

Scendiamo giù lungo la pagina …
Regole incerte. Il danno al fisco”. Il titolo parla da solo …

Referendum quesito salvo”. Ma non è una notizia positiva. Si parla del fatto che il giudice amministrativo si dichiara incompetente a decidere. E’ un ulteriore segnale che non sarà una tragedia il risultato, ma lo è il fatto di farlo.

Precari e poca paga. Ma il call center non regge più”. Una delle “novità” dell’economia non sta in piedi.

E più sotto: “Il valore di una telefonata”. Si parla sempre dei call center: E il titolo andrebbe completato: Il valore (che non c’è) di una telefonata. Perché di parla ancora dei guai dei call center.

La foto centrale della pagina riguarda “Il divorzio con scandalo che appassiona i cinesi”. Ripeto: la foto (e il servizio) centrale del più autorevole giornale italiano: puro gossip internazionale. Che sia questa l’internazionalizzazione che intende il Corriere …

Vi sono anche due articoli “positivi”. Ma parlando di come si affrontano cose negative: “Così combatto il dolore e l’amianto” che parla di Daniela Degiovanni che ha creato Vitas per aiutare i malati di mesotelioma). E “Il dopo terremoto visto dai bimbi” che mi spinge a dire: va certo bene sentire le voci dei bambini sul terremoto. Ma su quante altre cose sarebbe bene chiedere il loro parere! Soprattutto sarebbe bene chiedere loro che mondo vogliono.

Alla fine rivolgo un invito: amici scriviamo tutti al Direttore del Corriere dicendo che non ci vanno bene gli occhi con cui guarda il mondo …
Ecco … lo so il mio invito cadrà nel vuoto. Il vuoto cosmico di sguardi assenti ed animi indolenti o pavidi.
Il manzioniano "volgo disperso che nome non ha". Rileggete con me il Coro che conclude il terzo atto dell'Adelchi ... parla più che mai di noi ...



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