martedì 25 ottobre 2016

Generiamo povertà, distruggiamo il Pianeta e facciamo progetti banali

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per città assediate dallo smog

Sono tre temi trattati dai giornali che solo apparentemente non c’entrano nulla, ma hanno una comune radice. Sono l’aumento della povertà, il disastro sul clima e i Piani Strategici delle grandi imprese italiane. Ma che hanno in comune? L’ignavia progettuale.

Ferruccio De Bortoli sul Corriere presenta i toni drammatici che sta assumendo il crescere di una povertà che sta sempre più colpendo una classe media spaventata, se non disperata. Ma la legge sulla povertà (pur insufficiente, ma molto meglio di niente) non verrà approvata e messa in atto prima del 2018. E prima che si arrangino col solo aiuto della (pur immensa) carità privata. Ignavia progettuale che rovina la vita.

Massimo Gaggi sempre sul Corriere presenta lo stato dell’arte del “casino” che abbiamo fatto sul clima.  Il WTO l’organizzazione metereologica mondiale rivela che il livello di CO2 nell’atmosfera ha superato le 400 parti su milione, cifra che viene giudicata drammatica. E ci informa che ci vorranno generazioni per riportarla a livelli più “fisiologici” per Gaia, la Terra. Ignavia progettuale evidente perché sono decenni che si sa che saremmo arrivati ad un punto che sembra molto di non ritorno, ma nessuno ha fatto nulla di significativo.

E facciano il primo aggancio: a scoprire una ignavia progettuale al quadrato. Povertà e guaio ambientale dipendono dal fatto che il modello di economia della società industriale non è più sostenibile. E’ necessario progettare una nuova economia per una nuova società. Ma non lo si fa. E’ questa l’ignavia progettuale al quadrato.

Ed arriviamo ai gangli vitali della nostra società: le grandi imprese. Ci si attenderebbe da loro progetti Strategici alti e forti che appaiano, luminosamente, come ologrammi di una nuova economia e di una nuova società. Invece, quando ci sono (e troppo spesso non ci sono neppure) appaiono solo come banalità numeriche. Numeri da buttare in pasto ad analisti sostanzialmente strategicamente sprovveduti. L’ignavia progettuale prospera anche nei gangli vitali della nostra società.

… Beh, ma noi che c’entriamo? Ah già, noi non c’entriamo nulla. Piccoli, neri e impotenti … O no?


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