di
Francesco Zanotti
Mi riferisco all’intervento di Vincenzo Boccia a Napoli …
Mecenatismo è la parola che mette insieme a cultura … Ma … perché la strategia
d’impresa non è cultura? Un Business Plan non può essere un’opera d’arte? Un’impresa
non può essere anch’essa un’opera d’arte? Più in generale, tutta la scienza non
è cultura?
In realtà ha parlato di
bellezza, arte e cultura con una genericità da far paura. Come se queste parole
fossero sinonimi. E alla fine indicassero quello straordinario patrimonio che i
nostri avi ci hanno lasciato e che noi possiamo solo ammirare, valorizzare (per
qualificare imprese asfittiche) e raccontare ma mai arricchire.
Noi eravamo arte ed ora
siamo capannoni vuoti, viene da dire. Dobbiamo raccontare le bellezze, l’arte e
la cultura del passato è sperare che comprino quello che esce dai nostri
capannoni perché ci accorgiamo che interessa sempre meno. E’ necessaria una
pittata di bellezza, arte e cultura alle nostre cianfrusaglie, sembra dire il
Presidente di Confindustria, altrimenti non le vendiamo.
Invece … Molti nostri prodotti
sono bellezza, arte e cultura. Sono frutto di imprenditori che hanno progettato
avendo in mente bellezza, arte e cultura. Molte nostre imprese sono bellezza,
arte e cultura …
E le altre?
Si sveglino! Usino la conoscenza (ad esempio) di strategia d’impesa per costruire Business Plan che siano opera d’arte e che le facciano diventare loro stesse opere d’arte viventi. Lo facciano anche le banche, invece di continuare a pietire capitale per far sopravvivere archeologie finanziarie che nulla hanno di bellezza arte e cultura. Neanche di quella bellezza cinica di chi si sa i suoi interessi. Manco quelli sanno fare.
Si sveglino! Usino la conoscenza (ad esempio) di strategia d’impesa per costruire Business Plan che siano opera d’arte e che le facciano diventare loro stesse opere d’arte viventi. Lo facciano anche le banche, invece di continuare a pietire capitale per far sopravvivere archeologie finanziarie che nulla hanno di bellezza arte e cultura. Neanche di quella bellezza cinica di chi si sa i suoi interessi. Manco quelli sanno fare.
Per non parlare della
scienza che mai viene citata insieme alla cultura. Così ci ritroviamo classi
dirigenti che ragionano come un matematico hilbertiano o un fisico classico
senza saperlo. Magari imprenditori e banchieri che parlano di innovazione
tecnologica, ma sono rimasti alla cultura della macchina a vapore. Che ne sanno
costoro del pensiero quantistico senza il quale non avremmo nessuno degli
apparti elettronici che usiamo. O della relatività generale senza la quale nessun
sistema di gps funzionerebbe?
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