di
Francesco Zanotti
Si, intendo proprio sostenere che una della cause della
crisi che stiamo vivendo è la competizione elettorale.
Ovviamente, non intendo contestare
l’ideale della democrazia. Sostengo solo che è la competizione elettorale che
sta distruggendo quella forma di governo che si chiama democrazia. E la società
che questa forma di governo dovrebbe governare.
Il primo problema è il
concetto di competizione. Se occorre mettersi a litigare per decidere chi
comanda, già questo è un guaio. Solo persone con un certo tipo di narcisismo
compulsivo si mettono a competere in questa gara.
E, poi, vi sono anche tanti
altri guai generati dal meccanismo della competizione elettorale. Elenco schematicamente
e senza pretese di completezza.
Il dover battere l’avversario
impedisce di valorizzare le istanze che rappresenta.
I dibattiti pubblici
diventano solo occasione di auto incensamento e denigrazione dell’avversario.
Gli approfondimenti sono
impossibili perché si cerca la battuta.
La progettualità è impossibile
Lo sconfitto ha come
principale obiettivo quello della rivincita. Cercherà di arrivare il prima
possibile a nuove elezioni.
Alla fine, invece di
governare il Paese, si vive solo di competizioni elettorali.
E’ ben difficile trovare
qualcosa di peggio.
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