di
Francesco Zanotti
Propongo all’attenzione il pensiero di De Rita da lui
sintetizzato oggi sul Corriere della Sera. Saranno citazioni senza commento: si
commentano da sole. E intristiscono perché sono vere.
“Per molte generazioni l’inizio
di settembre è stato il tempo per investire in energie di intenzionalità
(energie nel capire e fare progetti) in vista dell’avvio del nuovo anno di
lavoro.”
“Se oggi mi guardo intorno …c’è
poca voglia di capire cosa può succedere e di sviluppare volontà di dominare
gli eventi prossimi venturi”.
“Le spiegazioni sono tante:
- classi dirigenti sempre più scadenti
- la cultura dell’adattamento agli eventi
- l’accentuata articolazione delle sfide competitive racchiude gli
imprenditori in dinamiche di nicchia non certo di tipo sistemico
- la stessa offerta di interpretazione e progettazione che viene dai
centri di ricerca, consulenza e formazione sembra a dir poco cigolante.”
Unico commento: non solo
sostengo che De Rita ha ragione, ma dico anche che è stato troppo buono.
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