di
Francesco Zanotti
La trasmissione di Lilli Gruber ha proposto il dibattito tra
Il Presidente del Consiglio e il giornalista Marco Travaglio. Purtroppo non è
stato un dibattito ma un continuo ed infantile battibeccare. Che Travaglio sia stato
scelto apposta per litigare invece che dibattere?
Ieri sera la trasmissione di
Lilli Gruber ha mandato in onda una “scazzottata” verbale tra Marco Travaglio e
Matteo Renzi, veramente indegna.
La ricerca ossessiva della
battuta, l’unico obiettivo di mettere in imbarazzo l’avversario, con il “contributo”
fattivo della Conduttrice, sempre alla ricerca della domanda che imbarazza …
Tre Pierini che giocano a chi fa più il Pierino dell’altro.
Qualche domanda naturale.
Quante persone più
competenti, più disponibili, più propositive di Travaglio avrebbero il diritto
di dibattere con Renzi? Ma allora, perché Travaglio? Purtroppo la risposta è
semplice: perché fa spettacolo. Cioè: chi se ne frega del contenuto del dibattito.
L’importante è che ci sia tanto casino …
Se la Conduttrice voleva
mettere in onda una rissa c’è riuscita pienamente.
Purtroppo oggi noi non
abbiamo bisogno di risse. E neanche di discutere se ha vinto Renzi o Travaglio.
Abbiamo bisogno di idee e contributi alti e forti e di che qualcuno, saggio e competente
che le sappia condensare in progetti di futuro.
Forse La 7 non è il luogo in
cui dibattiti progettuali possano svilupparsi. Forse ne abbiamo davvero abbastanza
di conduttori Pierini.
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