di
Francesco Zanotti
Come riporta Il Sole 24 Ore il
nostro Presidente all’apertura del Meeting di Cl ha proposto il suo pensiero. Riporto
nello stesso ordine proposto dal giornale:
“All’Italia impaurita dall’immigrazione
rimarca l’importanza del “noi” contro l’ “io”, della solidarietà conto l’egoismo,
dei ponti contro i muri.” Poi ancora: “senza rinunciare alla nostra civiltà
sconfiggeremo il terrorismo”.
E via declamando,
aggiungendo banalità e togliendo senso: “Dobbiamo lavorare con impegno per
ricomporre le ferite e rendere l’Italia più robusta più solidale, più
competitiva, più importante per la costruzione Europea.”.
Banalità assoluta “lavorare
con impegno”. Non sense: Più competitiva. Cosa vuol dire diventare più
competitivi di qualcuno? Essere più bravo di lui ad accaparrarsi risorse scarse.
E la solidarietà fa a farsi benedire. Non sense del non sense: ogni battaglia
competitiva ha solo sconfitti, come ogni guerra. Cioè: dobbiamo intraprendere
una battaglia che distrugge la solidarietà e che non ha nessuna probabilità di
essere vinta.
Conclusione: non voglio certo
dare un giudizio negativo su di un uomo dalla vita integerrima e anche
drammatica. Anche se occorre riconoscere che il fare una vita integerrima per
chi ha garantita la pancia piena qualunque cosa accada è più facile che non per
i diseredati.
Non giudico l’uomo, ma il
suo accettare la più alta carica dello Stato, sì! Per essere all’altezza della
sua responsabilità deve almeno studiare di più per costruire analisi più
profonde ed avanzare proposte più praticabili. Esiste un patrimonio ricchissimo
di conoscenze di cui sembra non disporre e che Gli sarebbero utilissime per il
bene Suo e di noi tutti. Se ne impadronisca almeno per il discorso di fine
anno.
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