mercoledì 13 luglio 2016

Due treni che si scontrano: ovvero la criminale tracotanza dell’economia

di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC

Io non voglio dire che non si tratta di errore umano … con tutto quello ne consegue.
Dico, però che se ci fossero stati due binari l’errore umano non avrebbe avuto modo di verificarsi.
Ma non abbiamo i soldi per ammodernare le linee. E qui emerge la criminalità (criminalità perché ci sono almeno 27 morti) degli economisti. Gli investimenti che la collettività giudica importanti si fanno tutti, subito e a debito.
Ma gli economisti dicono che non si può fare perché abbiamo un debito alto. Ma alto rispetto a cosa? Al PIL, che diamine. Che diamine un piffero! 
Il debito di una collettività va paragonato al patrimonio di questa comunità. E la nostra comunità nazionale è ricchissima. Può tranquillamente raddoppiare il debito per fare investimenti rilevanti.
Ma se anche fosse poverissima, il discorso non cambierebbe. 
La BCE sta stampando carta moneta per cani e porci. Dico che fa bene. Dico che dovrebbe fare di più: stampare carta moneta per sostenere tutti gli investimenti. Anche qui gli economisti dicono un sonoro “no”. Ma è proprio il caso di dire, parafrasando un famoso detto latino,  che il “no” “abundat in ore stultorum”.
Dobbiamo combattere la stoltezza di una scienza (l’economia) che cerca situazioni di equilibrio quando dovrebbe essere al servizio di un nuovo sviluppo. La stoltezza di una scienza che non ha nulla della scienza, ma è un coacervo di credenze che non hanno né solidità teorica nè verifica sperimentale.
Se poi questa pseudo-scienza impedisce investimenti che servono ad evitare tragedie, allora è davvero una scienza criminale.
E se, da ultimo, gli economisti rifiutano anche solo di discutere delle loro teorie, allora si rasenta la tragedia premeditata.


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