In una società globale basata sulla
differenziazione funzionale, il cosiddetto fenomeno della “internazionalizzazione, infatti, non si riferisce più alla
relazione tra due (o più) nazioni ma ai problemi politici ed economici del
sistema globale.”
All’interno di una società così caoticamente
complessa, “non c’è più una quasi cosmologica garanzia che sviluppi strutturali
all’interno di sistemi di funzione rimangano compatibili gli uni con gli
altri.” Questo significa, per esempio, che “la medicina moderna altamente
efficiente ha conseguenze demografiche” – cioè “progressi” in medicina portano
a tutta una serie di problemi economici e sociali, come uno squilibrio tra il
numero di giovani e vecchi e l’aumento dei costi della sanità.
L’apertura reciproca dei sistemi stabilisce
l’apertura al loro ambiente –poiché l’ambiente di un sistema include altri
sistemi. Pertanto, la teoria di Luhmann rappresenta anche un radicale ecologismo. La teoria dei sistemi è una
teoria sistemi-ambiente, e pertanto è una teoria ecologica. Nella tradizione
Darwiniana, e seguendo i biologi evoluzionisti post-Darwiniani Humberto
Maturana e Francisco Varela, una teoria di ecosistemi è allo stesso tempo una
teoria di evoluzione. Trasferendo la teoria evolutiva ecologica dalla biologia
alla sociologia, Luhmann sfida il tradizionale punta di vista “creazionista”,
il quale, in una forma secolarizzata, domina ancora concezioni mainstream della
società. Mentre l’ecologia evoluzionista non è più percepita come scandalosa
dalla maggior parte degli scienziati naturalisti, essa può essere molto
provocatoria quando applicata in aree piuttosto antropocentriche delle scienze
sociali o “umane”. L’approccio
radicale ecologico di Luhmann alla società minimizza la possibilità di guidare
gli sviluppi sociali o la storia. Allo stesso modo in cui una specie non può
biologicamente controllare, o anche adeguatamente progettare, il suo futuro – a
causa del suo intricato entanglement nel processo coevolutivo altamente
complesso che procede simultaneamente tra sistemi e loro ambienti- Luhmann
propone che sistemi sociali (specialmente agenti umani) non possano controllare
sviluppi sociali.
tratto da "Per Comprendere Lumann"
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