di
Francesco Zanotti
Chi vuole celebrare Marco
Pannella usa parole come battaglie, conflitti, lotte …
E’ la depravazione della società
industriale. E la depravazione della mia generazione.
Io credo che Pannella sia
stato molto più di un combattente. Sia stato un uomo dalla mente, dal cuore e
dalle esperienze intense. Non giuste e sante: nessuno di noi è giusto e santo. Ma
non banali, in mezzo ad una classe politica che della banalità di mente, cuore
ed esperienze ha fatto un credo esistenziale.
Forse ha interpretato a modo
suo, con tutti le incertezze dell’epoca in cui è vissuto, l’ideale del “fatti
non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.
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