di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC
Mi riferisco all’accordo con
la Turchia per gestire i migranti.
Adriana Cerretelli sul Sole
spiega bene che è di difficilissima applicazione.
Anche alcuni Capi di Governo
sono in cuor loro scettici.
Ma, allora, perché lo si è
fatto?
Perché non si poteva non
farne uno. Ed è uscito l’unico possibile. Che poi non funziona, lo si vedrà. Per
ora possiamo dire che un accordo con la Turchia è stato raggiuto.
Ma che strane dinamiche: prevale
il fatto di accordarsi rispetto ai contenuti dell’accordo.
Strane? No! Scientificamente
spiegate: in ogni gruppo umano chiuso l’output è l’espressione delle dinamiche
interne. Poiché è frutto di dinamiche interne non ha alcun legame con la realtà
esterna al gruppo. Se, visto dall’esterno non appare assurdo è semplicemente un
caso.
A dimostrazione della
correttezza di questa analisi sta il fato che chi lo ha sottoscritto, appena è
uscito dal gruppo dei decisori, ha colto quelle problematicità che stando
dentro al gruppo non avete visto o sacrificato all’accordo.
Conclusione: non è con
riunioni di vertice che si può progettare il futuro. Riunioni di vertice hanno
l’obiettivo di conservare i gruppo di coloro che vi partecipano.
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