domenica 6 marzo 2016

Signora Ministro, ma ha letto Luhmann?

di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC

Risultati immagini per Maria Elena Boschi

Sul Corriere si può leggere oggi un articolo a forma di Maria Elena Boschi che sostiene come le riforme promosse dal Governo attuale possano cambiare la disaffezione della gente nei confronti della politica.
A prima vista sembra sensato sostenere che se ci sono le istituzioni migliori i cittadini si possano sentire più vicini alla politica che le ha generate.
Ma solo a prima vista. Appena si cerca di approfondire un po’, cioè si usa la conoscenza esistente, si scopre che una ipotesi apparentemente sensata diventa l’esatto contrario.
La conoscenza esistente: mi riferisco alla teoria dei sistemi sociali di Nickals Luhmann.
Da essa si deduce immediatamente che in un sistema comunicativamente e cognitivamente chiuso, come è quello della politica, i cambiamenti che vengono progettati sono guidati da logiche interne al sistema stesso della politica. E viste da fuori appaiono insensate. Detto diversamente, se un sistema politico progetta e realizza riforme istituzionali è molto probabile che risultino insignificanti per gli utenti della politica, cioè dei cittadini.
Certo non risultano rilevanti per lo sviluppo economico e sociale.
Che fare allora?
Noi proponiamo un radicale cambiamento nelle modalità di Governo che partono proprio dalle riflessioni sulla teoria di Luhmann.
Signora Ministro, legga il libro che abbiamo pubblicato. Legga la sintesi del pensiero di Luhmann fatta da Hans-George Moeller, nella traduzione di Lorenzo e Luciano Martinoli, e legga la mia appendice … se non è in tutt’altre faccende affaccendata come l’eccellenza del Giusti.


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