di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC
Il lettore mi aiuti a
capire. Sto pensando alla situazione libica, ma anche a tutto il Medio Oriente.
Oggi sostanzialmente la
strategia fondamentale è quella di sparare. Si sta sparando (anche se si
rischia di dover cambiare ogni giorno bersaglio perché vi è un continuo
rimescolamento di amici e nemici) quasi ovunque. Si cerca di evitare di sparare
con una diplomazia che cerca di negoziare, ma ottiene risultati effimeri. Ma poi
si finisce per sparare di più. Ovviamente seminando distruzione e morte
Il lettore mi aiuti a
capire: ma non è evidente che sparare crea guai e negoziare è un palliativo?
Non è evidente che occorre
introdurre la dimensione della progettualità (costruire un grande progetto di
Sviluppo del bacino del mediterraneo) con risorse cognitive, finanziarie e
umane al seguito?
Se è evidente, perché non lo
si fa?
La risposta purtroppo è che
abbiamo una classe dirigente che non ha nessuna esperienza e conoscenza di
progettualità. E non sa neanche che sono queste le conoscenze e le esperienze
chiave per smettere di sparare e
iniziare a costruire invece che distruggere.
Nessun commento:
Posta un commento