mercoledì 9 dicembre 2015

Donald Trump, URSS, talebani e nazisti: diversità apparenti

di
Francesco Zanotti

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Donald Trump sta proponendo “soluzioni” molto simili a quelle che avevano attuato i talebani. I secondi avevano chiuso il loro paese ovviamente ai contatti personali (viaggi etc.) e a quel mostro dei nemici che era per loro la televisione. Trump propone di chiudere il Paese ai musulmani e di chiudere internet. Ah ci sarebbe una terza clamorosa apparente diversità che ha attuato le stesse misure: l’ex Unione Sovietica. Ricordate il muro, le difficoltà di espatrio etc. Per finire con il nazismo e quella sua parodia tragica che è stato il fascismo.
E’ importante cercare di capire come mai soluzioni simili vengono messe in atto o proposte da persone apparentemente molto diverse (i talebani, la dirigenza dell’URSS, i nazisti  e i fascisti, Donald Trump e certa opinione pubblica americana) in contesti molto diversi.
Ovviamente non c’entrano le religioni: uno è cristiano, gli altri musulmani o addirittura atei. Diversissimi dal punto di vista religioso, ma simili nelle azioni e nelle proposte. Ovviamente non c’entrano, almeno in prima battuta, la diversità apparente dei contesti sociali. Ed allora?
La spiegazione è che tutti e quattro gli attori citati condividono la stessa epistemologia: l’atteggiamento verso il mondo. Ambedue credono che la conoscenza possa essere oggettiva e il ragionare logico. Partendo da queste basi è ovvio che chi vede il mondo diversamente, chi immagina un mondo diverso sbaglia. E perché non vuole convincersi che sbaglia, allora è cattivo. Va isolato perché le sue idee sbagliate non contaminino ad esempio la gioventù.  E, poi, va “punito”. La punizione dipende, questa sì, dal contesto. In USA Trump non arriva fino alla violenza. Ma se la stessa persona vivesse in un altro contesto ci arriverebbe. Ci era arrivata alla violenza l’URSS.
“Oggettivamente” e “logicamente” sono i due avverbi che, estremizzati, generano mostri.
Che fare? Lo insegnano la matematica e la fisica. La prima insegna che il ragionare certo e completo non è possibile. La seconda insegna che quasi sempre lo sguardo sul mondo è un costruire.
La soluzione è davvero nella “Cultura”, ma a questo nome occorre dare sostanza. Il problema sta nei modelli e nelle metafore che utilizziamo. Se crediamo nell’oggettivo e nel logico nei sistemi umani, allora finiamo per diventare talebani, comunisti sovietici o Donald Trump. Occorre proporre altri modi con cui guardare il mondo e gli altri.


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