martedì 10 novembre 2015

Vincere e vinceremo!

di
Francesco Zanotti

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Renzi snobba la sinistra dicendo che non abbiamo bisogno di una “Sinistra di testimonianza”, ma di una sinistra che vinca. A destra si dice esattamente la stessa cosa: l’importante è vincere. Non diversamente, il movimento di Grillo.
Ovviamente ognuno dice che vuole vincere così il mondo andrà meglio.
Vincere insomma è il motto di tutti. Anche nell’economia. In questo caso si parla solo della battaglia (la competizione), ma, ovviamente con il desiderio di vincerla.
Nessuno si azzarda ad aggiungere “ … e vinceremo”. Ma non fa differenza.
Io non voglio vincere. E cerco di dire in compagnia di chi sono.
Cominciamo da Thant Myint-U, nipote di uno storico segretario Generale dell’ONU: U Thant.
Parlando delle elezioni in Birmania (Corriere della Sera di Lunedì 9 novembre) osserva semplicemente che le elezioni dividono creando vincitori e vinti. Aggiungo io: e chi perde avrà come unico obiettivo la rivincita, a qualunque costo. Ovviamente in nome del bene comune.
E poi se risaliamo nella storia, troviamo che coloro che hanno veramente vinto non hanno combattuto, ma hanno amato e servito. Forse non servono i nomi. Ognuno ha nel cuore la figura di un uomo o una donna che mai si è posto l’obiettivo di vincere. E che per questo ha guadagnato l’onore eterno degli altari: religiosi o laici che siano.
Voglio aggiungere una categoria di persone che sembrerebbero lontani dalla gratuità: gli imprenditori. Bene i veri grandi imprenditori mai hanno avuto in testa battaglie e vittorie, ma grandi idee. Ed hanno combattuto, per realizzarle soprattutto contro se stessi.
Poi, concludo: io non sono mai stato di sinistra. In realtà non sono mai riuscito ad essere “di parte”. Ma se vi fosse davvero una sinistra (ma anche un destra, allora) davvero solo di testimonianza, allora mi iscriverei.


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