di
Francesco Zanotti
Ho appena letto del Progetto Italy vision 2040. Certamente un progetto importante. Ma manca l’indicazione (forse c’’è, ma non la si capisce per ora) della scelta di fondo: a quale visione del mondo si ispira? A quale filosofia si ispira? Adesso la dico grossa: a quale sistemica?
Se manca questa scelta è come se mancasse l’ispirazione
di fondo.
E’ lo stesso guaio che ha afflitto l’Expo 2015.
Tanti sapori eccellenti, ma non c’era indicazioni sulla ricetta complessiva. Io
penso e propongo che occorra aggiungere un’altra meta-area di ricerca. Appunto quella
sulla visione del mondo, sulla sistemica. Siamo ancora ancorati alla visione
del mondo moderna, la cui apoteosi è la fisica classica? O ci avventuriamo nel
post-moderno rappresentato dalla teoria dei sistemi auto poetici? Oppure
accettiamo la sfida della “sistemica quantistica”?
La sistemica quantistica ci porterebbe verso
nuovi orizzonti: dalla fusione fredda alla omeopatia.
Ma l’area di ricerca più importante sarebbe
quella della sintesi: sistemica moderna, post-moderna e quantistica insieme.
Ogni visione ha il suo senso per alcune
specifiche tipologie di sistemi. Il problema è non sbagliare “accoppiamento”. E’
importante usare la sistemica giusta per il tipo di sistema giusto.
Le ricerca della sintesi porterebbe anche alla
scoperta della complementarità delle diverse filosofie, che i diversi popoli nella
storia hanno sviluppato
Visto l’obiettivo del progetto, parliamo ancora
di medicina. Quest’anno è stato dato tra gli altri a Tu Youyou per risultati
ottenuti cercando si usare insieme la medicina tradizionale cinese e quella occidentale.
La via della sintesi è la via del
futuro. La via della sintesi è anche la via della pace. Ed è la via che nessuno
oggi vuole intraprendere, anche se sarebbe urgentissimo farlo. La nostra Expo
della Conoscenza è una proposta in direzione della sintesi.
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