di
Francesco Zanotti
In un mio post precedente ho proposto un’analisi della Carta di Milano che abbiamo (noi italiani) fatto firmare a mezzo (anche di più) mondo.
E’ una analisi molto semplice perché la Carta di
Milano è banalissima. E non ci vuole molto ad analizzare banalità. La banalità
si vede subito perché odora di retorica e genera noia.
Oggi,
giorno di chiusura dell’Expo, generalizzo il discorso.
L’Expo è stato certamente un successo espositivo. Forse anche organizzativo
(anche se dal punto di vista organizzativo occorrerà vedere come funzionerà il
processo di smantellamento e la qualità del progetto di riutilizzo delle aree). Non si sa se economico: quali i costi, quali i ricavi? E non si sa quale sarà l'impatto sullo sviluppo futuro del nostro sistema economico.
Certamente, però, è stato una completa débâcle culturale. Non ne è nata la nuova visione complessiva della società che potesse impostare una agricoltura ed una industria (produzione e distribuzione) alimentare
Certamente, però, è stato una completa débâcle culturale. Non ne è nata la nuova visione complessiva della società che potesse impostare una agricoltura ed una industria (produzione e distribuzione) alimentare
Non è neanche stato avviato un processo che
porti a costruire questa nuova visione complessiva della società prossima
ventura. Vi sono accenni, intuizioni, esperienze. Ma sono come perle senza
diadema.
Ovviamente nessuno accetterà ora di discutere di
questo tema. Ma voglio lasciare traccia di questo mio giudizio perché nel
prossimo futuro diverrà evidente che un successo espositivo non fa emergere
nessuna società futura. E diverrà riconosciuto che le cose sarebbero potute
andare diversamente se si fosse posto alla base della riflessione e della commercializzazione,
l’idea dell’Expo della Conoscenza.
Voglio, però, contemporaneamente anche lanciare
una nuova sfida. Se l’Expo della Conoscenza non è stata il sottofondo dell’Expo
di Milano, proveremo a far sì che lo diventi dell’Expo 2020 a Dubai il cui tema
sarà: Connecting
Minds, Creating the Future. Ho iniziato a lanciare questa idea preparando
un articolo su di una rivista di management internazionale di cui sono
Co-Editor in Chief:
http://www.intcpm.net/ojs/index.php/icpm2013/index.
L’obiettivo è quello di costruire una comunità
internazionale che abbia come sogno l’Expo della Conoscenza.