martedì 27 ottobre 2015

Russia o Italia?

di
Francesco Zanotti


Risultati immagini per Filosofie nel mondo a cura di Virgilio MelchiorreParlando dello sviluppo di “libere individualità autocoscienti” un'Autrice (di cui dirò dopo) sostiene che “... ben lungi dall’essere levatrice di valori universali umani, innescasse invece processi di individualizzazione di carattere disgregativo tanto per la personalità che per la compagine sociale. La personalità era infatti indotta a compensare il proprio sradicamento socio-culturale in una sfera di valori astratti, destinati perciò a ripiegarla in uno sterile quanto autoreferenziale contemplativismo che, rafforzando il suo isolamento, contribuiva a corroborare quei meccanismi di frammentazione sociale ricomponibili solo attraverso legami esteriori di carattere burocratico centralistico, tanto artificiali quanto efficaci solo se basati su di un potere costrittivo di carattere autoritario.”
Riconoscete l’agire della nostra classe dirigente attuale? Auto affermazione (lo sviluppo di individualità), isolamento autoreferenziale, la scelta inevitabile dell’autoritarismo che viene chiamato “decisionismo”.
Ma ovviamente, non si parla dell’Italia di oggi. I verbi al passato indicano che questa è la descrizione di una realtà sociale non di oggi: la Russia della seconda metà dell’ottocento. L’Autrice è Chiara Cantelli, La filosofia russa in Filosofie nel mondo a cura di Virgilio Melchiorre.

Come è possibile che vi siano queste similitudini? Lo studio sistemico delle società umane lo spiegherebbe. Purtroppo le classi dirigenti sono troppo impegnate nell’isolarsi autoreferenzialmente per accettare nuove conoscenze che potrebbero aumentare la loro capacità di governare un vero sviluppo. 

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