martedì 8 settembre 2015

Alla fine sappiamo solo sparare

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per fiori nei cannoni

E’ vero che l’Europa sta, sia pure a macchia di leopardo e “spontaneamente”, riscoprendo il valore della solidarietà. Ma non sa affrontare il problema dei profughi alla radice. Non è in grado di aiutare le Nazioni da cui vengono i migranti e generare propri progetti di sviluppo alti e forti. Non ci si convince che è essenziale aiutare le Nazioni Medio-orientali ed Africane a costruire loro progetti di sviluppo alti e forti.
Le si lasciano vivacchiare tra tirannie e sotto sviluppo. E, poi, ci si meraviglia se si generano i cattivi. Ma è la meraviglia dell’ignorante: in un ambiente tirannico e sottosviluppato la reazione all’ingiustizia non può che essere crudele ed estrema.
Noi aspettiamo che tirannie e sottosviluppo arrivino a generare reazioni a crudeltà crescenti. Solo quando queste crudeltà diventano mediaticamente insopportabili, allora, pensiamo di intervenire. E a quel punto (quello a cui siamo arrivati) forse non esiste altra via possibile che quella di sparare. Ma non è una soluzione al problema dello sviluppo perché, poi, ci sentiamo costretti ad iniziare a fare una guerra “civile”. Cominciamo con l’illuderci che i raid aerei siano poco crudeli e risolutivi. Ma non è vero né l’una né l’altra cosa. Allora siamo costretti (sorprendendoci che sia necessario e non fosse mai accaduto) ad avviare una escalation di violenza che certamente diventa crudele, ma non certo definitiva, come mille esempi dimostrano.

E pensare che sarebbe nostro precipuo interesse aiutare Popoli nuovi a costruire quel nuovo sviluppo di cui noi per primi abbiamo bisogno. Ma tra Premier battutisti ed oppositori primitivi questo interesse non può certo essere perseguito. Non ci rimane che piangere … Pardon: sparare. Chiudendo gli occhi sulle conseguenze.

Nessun commento:

Posta un commento