mercoledì 24 settembre 2014

Aspettando il 10 ottobre. Ma chi vuole veramente un mondo nuovo?

di
Francesco Zanotti



Tutti si dichiarano per il cambiamento. Fino all'eroismo. Il “ci metto la faccia” è diventato come i tormentoni delle estati scioccherelle.
Ma se date una occhiata a quello che vogliono cambiare alla fine è solo una cosa: dire che loro hanno cambiato.
Che hanno buttato a mare una classe dirigente guardiano e l’hanno sostituita.
Però, se guardate, nel profondo vedete solo conservazione.
Cominciamo dal “We can” pronunciato dal primo Presidente nero degli USA. Come è finito? We can … bombardare. Come tutti gli altri Presidenti USA. Chi controvoglia, chi con entusiasmo, ma tutti hanno finito per bombardare.
Arriviamo a casa nostra: quando siamo stati profondamente nei guai ci siamo rivolti al nostro Banchiere Centrale: Ciampi. Ora ci rivolgiamo ad un altro banchiere più grosso: Draghi. Ma, in fondo, la speranza è la stessa: che ci faccia sopravvivere lui.
Gli auto proclamati innovatori hanno una profonda incapacità di progetto.
E la colpa è del fatto che usano sistemi cognitivi troppo poveri.

Lo racconteremo in dettaglio il 10 Ottobre.

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