mercoledì 11 giugno 2014

Una vecchia mappa del ‘500 non serve oggi

di
Francesco Zanotti


Immaginate di dover girare per la Milano odierna con una mappa cinquecentesca della città. Non credo riuscireste ad orientarvi granché.
Se, poi, vorreste girovagare per la periferia, non riuscireste ad orientarvi per nulla perché l’attuale periferia non era città, ma brughiera.
Per girare una città occorre una mappa aggiornata della città. Anche non aggiornatissima, ma non certo cinquecentesca.
Se avete l’impegno di definire il futuro di Milano, vi serve una mappa molto dettagliata della Milano attuale e un progetto di futuro.
Se invece guidate l’Italia o, peggio, l’Europa, potete tranquillamente avere una mappa vecchissima della società e dell’economia italiana ed europea in testa. E nessun progetto di futuro. Basta usare la stoica volontà di Alfieri: volli sempre volli, fortissimamente volli …
Oppure no?
Non sarebbe meglio disporre di un sistema cognitivo (la mappa di tutti noi) capace di farci scoprire i Segni del Tempo Futuro e disegnare un percorso per farli diventare la nuova società del futuro?


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