di
Francesco Zanotti
Se chiedete ad un fisico cosa conosce dell’Universo vi dirà che sa “quasi” (e questo quasi è pieno di incertezze) tutto di circa il 5% della materia-energia che costituisce l’universo. Il resto lo chiama “Energia Oscura” e “Materia Oscura”. L’aggettivo “oscuro” rivela sia che non si può vedere direttamente, sia che non se sa nulla. Solo una citazione. Paul Halpern inizia il suo libro Edge of the Universe scrivendo “tutto quello che conoscevamo sull'Universo è sbagliato”.
Se fate la stessa domanda ad un genetista,
otterrete la stessa risposta: Conosco “quasi” tutto sul DNA che costruisce le
proteine. Ma questo è solo circa il 3,5% del DNA complessivo. L’altro lo chiamo
addirittura “DNA Spazzatura”!
Se chiedete ad esperti delle altre aree di
conoscenza, non troverete risposte così nette, ma tutti sono consapevoli che la
conoscenza umana deve essere profondamente riscritta.
Se invece chiedete ad un politico, troverete
solo certezze. Purtroppo povere e sbagliate certezze intorno all'uomo, alla società,
all'economia.
da "The Metaphysical Club" di Louis Menand sul pensiero americano dopo la guerra civile, raccontato attraverso la biografia di quattro dei suoi protagonisti (Oliver Wendell Holmes, William James, Charles S.Pierce, John Dewey).
RispondiElimina"Se rimuoviamo le differenze, personali e filosofiche, possiamo dire che che questi quattro pensatori avevano in comune non un gruppo di idee, ma una singola idea: un'idea sulle idee.
Tutti loro credevano che le idee non sono 'lì fuori' in attesa di essere scoperte, ma sono strumenti, come le forbici, i coltelli e i microchip, che le persone concepiscono per far fronte al mondo in cui si trovano. Essi credevano che le idee non sono prodotte dagli individui, ma da gruppi di individui, che le idee sono sociali. Credevano che le idee non sono sviluppate rispetto a qualche logica insita in loro stesse, ma sono interamente dipendenti, come i germi, dai loro portatori e dall'ambiente umano. E credevano che poichè le idee sono risposte provvisorie a circostanze particolari e irriproducibili, la loro sopravvivenza dipende non dalla loro immutabilità ma dalla loro adattabilità."