giovedì 26 giugno 2014

Non sarà l’innovazione tecnologica

di
Francesco Zanotti


Oggi Mario Platero sul Sole sostiene una cosa sulla quale, apparentemente, non si può che concordare: “La spinta alla innovazione farà tornare la crescita”.
Ma, se si legge attentamente il suo scritto, si scopre che intende solo innovazione tecnologica.
Io credo che sia necessaria, invece, una innovazione sulle idee di fondo sulla Natura e sull’Uomo. Una innovazione della nostra visione del mondo.
Siamo ancora legati ad una visione “meccanica” (rotelle e ingranaggi) del mondo .
Quella che fa da fondamento alla società industriale, che ha come archetipo la fisica classica e che ha come domanda chiave “perché?”.
Questa visione del mondo ci ha permesso di costruire splendide macchine, ma quando l’abbiamo usata per cercare di comprendere l’Uomo e la Natura, ci ha portati fuori strada. Oggi siamo sul ciglio della strada del progresso, appena fuori da quel borgo che è la società industriale, che si sta decomponendo, ma che non riusciamo ad abbandonare perché stiamo ancora a guardare indietro.
Per ripartire verso un nuovo futuro ci serve una nuova visione della Natura e dell’Uomo che io penso sia ancora nascosta nel pensiero quantistico. La vera innovazione sarà quella di far emergere questa nuova visione del mondo che ci permetterà di costruire una nuova economia ed una nuova società.
Provo a lanciare una piccola proposta: chi volesse fare due chiacchiere su pensiero quantistico, economia e società, ci vediamo il 28 Luglio prossimo … Scrivetemi per dettagli.
Ah … Egregio dott. Platero, io mi informerei un po’ meglio su computer quantistici e calcolo parallelo. Non facciamo intendere che il calcolo parallelo sarà realizzato solo da computer quantistici. Altrimenti rischiamo che tutti si aspettino che il prossimo telefonino Apple sia quantistico. E, così, non sarà.



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