di
Francesco Zanotti
Il Presidente del Senato auspica un mercato libero e concorrenziale. Si tratta di una sciocchezza strategica. Un mercato libero è un mercato dove possono nascere tutti i giorni, da parte di chiunque, proposte radicalmente nuove. Le proposte radicalmente nuove non hanno mai concorrenti. Al massimo co-innovatori. Un mercato profondamente libero non è un mercato concorrenziale
Un mercato concorrenziale è un mercato maturo,
destinato a spegnersi. Un mercato concorrenziale è un mercato conservatore:
tutti si premurano di combattere i concorrenti, al massimo con innovazioni
incrementali.
Se davvero fossimo costretti ad esercitare la
libertà imprenditoriale solo entrando nei mercati esistenti, dove si è
costretti a competere, allora non vi sarebbe sviluppo: aumento della capacità
di produrre cassa delle imprese. Ma vi sarebbe, ma recessione. Cioè perdita
della loro capacità di produrre cassa.
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