di
Francesco Zanotti
Noi da anni avanziamo una proposta creativa e
coraggiosa per l’Expo, ma …
La nostra proposta: invece di fare un'Expo delle
cose (tipico della società industriale che comporta il costruire spazi “innaturali”
immensi) abbiamo proposto un'Expo della Conoscenza.
Esponiamo le risorse cognitive che sono state
sviluppate nel corso dell’ultimo secolo (in tutte le scienze umane e naturali e
in quella meta-conoscenza che è la sistemica) e che sono rimaste nelle mani di
pochi specialisti poco coraggiosi e tanto presuntuosi. E ragioniamoci su, tutti
insieme, con tutto il mondo.
Per esporre la conoscenza non servono grandi
strutture. Tutta Milano (fino a tutte le case di tutte le famiglie milanese), tutta
l’Italia sarebbe potuto diventare una struttura complessiva, capace di accogliere
un pezzo dell’esposizione della conoscenza. I soldi che stiamo investendo in mega
strutture (di cui ci stiamo già chiedendo che ne faremo) sarebbero andati a
finanziare in ogni parte d’Italia il recupero del nostro patrimonio culturale.
Milano avrebbe potuto rinnovare radicalmente la città …
Esporre le risorse cognitive sconosciute al
mondo (e ragionandoci su fino a tentarne una sintesi) avrebbe avuto l’effetto
che ha avuto l’Accademia Platonica a Firenze. Milano come Accademia del Futuro
del mondo. L’effetto? Scatenare una nuova stagione di progettualità radicale. Capace
di creare una nuova società che ci apparisse come un’opera d’arte. Milano come
Accademia del Futuro del mondo. E non per sei mesi, ma per i prossimi anni …
Questa nostra proposta è stata dettagliata (le
sue ragioni, la sua realizzazione) in un libretto che è disponibile su questo
blog e che è stato inviato a tutti coloro che oggi affermano la necessità di
coraggio e creatività.
Ma il problema è sempre la mancanza di risorse
cognitive. Quelle necessarie a cogliere la innovazione profonda che non può
essere la conferma delle nostre idee di sempre. L’espressione “creatività” non
può essere solo un mantra per fare prediche. E, poi, serve, davvero, il
coraggio. Ma il coraggio di una vita spesa ad amare e studiare, invece di rincorrere
autorappresentazioni che vengono puntualmente (cioè tutte) ridicolizzate dagli
eventi.
Noi, certamente, in una forma o nell'altra, l’Expo
della Conoscenza la realizzeremo. Speriamo davvero di tutto cuore di non
doverla fare senza l’appoggio delle élite (formali. Quelle sostanziali ci
stanno già aiutando ... sostanzialmente) di questa città e dell’Italia tutta.
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