domenica 18 maggio 2014

Expo, creatività e coraggio … davvero

di
Francesco Zanotti


Oggi sul Corriere, Giangiacomo Schiavi richiama a creatività e coraggio.
Noi da anni avanziamo una proposta creativa e coraggiosa per l’Expo, ma …
La nostra proposta: invece di fare un'Expo delle cose (tipico della società industriale che comporta il costruire spazi “innaturali” immensi) abbiamo proposto un'Expo della Conoscenza.
Esponiamo le risorse cognitive che sono state sviluppate nel corso dell’ultimo secolo (in tutte le scienze umane e naturali e in quella meta-conoscenza che è la sistemica) e che sono rimaste nelle mani di pochi specialisti poco coraggiosi e tanto presuntuosi. E ragioniamoci su, tutti insieme, con tutto il mondo.
Per esporre la conoscenza non servono grandi strutture. Tutta Milano (fino a tutte le case di tutte le famiglie milanese), tutta l’Italia sarebbe potuto diventare una struttura complessiva, capace di accogliere un pezzo dell’esposizione della conoscenza. I soldi che stiamo investendo in mega strutture (di cui ci stiamo già chiedendo che ne faremo) sarebbero andati a finanziare in ogni parte d’Italia il recupero del nostro patrimonio culturale. Milano avrebbe potuto rinnovare radicalmente la città …
Esporre le risorse cognitive sconosciute al mondo (e ragionandoci su fino a tentarne una sintesi) avrebbe avuto l’effetto che ha avuto l’Accademia Platonica a Firenze. Milano come Accademia del Futuro del mondo. L’effetto? Scatenare una nuova stagione di progettualità radicale. Capace di creare una nuova società che ci apparisse come un’opera d’arte. Milano come Accademia del Futuro del mondo. E non per sei mesi, ma per i prossimi anni …

Questa nostra proposta è stata dettagliata (le sue ragioni, la sua realizzazione) in un libretto che è disponibile su questo blog e che è stato inviato a tutti coloro che oggi affermano la necessità di coraggio e creatività.

Ma il problema è sempre la mancanza di risorse cognitive. Quelle necessarie a cogliere la innovazione profonda che non può essere la conferma delle nostre idee di sempre. L’espressione “creatività” non può essere solo un mantra per fare prediche. E, poi, serve, davvero, il coraggio. Ma il coraggio di una vita spesa ad amare e studiare, invece di rincorrere autorappresentazioni che vengono puntualmente (cioè tutte) ridicolizzate dagli eventi.

Noi, certamente, in una forma o nell'altra, l’Expo della Conoscenza la realizzeremo. Speriamo davvero di tutto cuore di non doverla fare senza l’appoggio delle élite (formali. Quelle sostanziali ci stanno già aiutando ... sostanzialmente) di questa città e dell’Italia tutta.


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