mercoledì 21 agosto 2013

Eventi politici e sistemica

di
Francesco Zanotti


Quando gli attori di un sistema (politico, economico etc.) chiuso si combattono tra di loro per conquistare le risorse desiderabili e finite, allora perdono la relazione di senso con l’ambiente esterno. Meglio: considerano gli eventi dell’ambiente esterno strumentali al conquistare la vittoria.
Il nostro sistema “istituzionale” ha “istituzionalizzato” la battaglia perché si fonda sulle elezioni che sono battaglie per acquisire una specifica risorsa desiderabile e finita: il voto
L’evento di questi giorni è la condanna a Berlusconi.
Si usa questo evento come occasione per acquisire vantaggi sull'avversario. In particolare, i due schieramenti si rimpallano la stessa accusa di “irresponsabilità” che, ambedue, pensano possa impressionare gli elettori.
PDL dice che non è giusto buttar fuori Berlusconi dal Senato. Se accadesse loro dovrebbero reagire facendo cadere il Governo. Quindi, se il PD vota per la decadenza è irresponsabile perché farebbe cadrebbe il Governo. Il PD sostiene che è giusto buttar fuori Berlusconi dal Senato ed è il PDL ad essere irresponsabile se fa cadere il Governo.
Domanda: ma non sarebbe saggio aspettare le motivazioni della sentenza?
Ad ogni modo, i due partiti neanche una battaglia sanno combattere. Infatti io credo che a PD e PDL converrebbe fare esattamente il contrario di quello che fanno. A Berlusconi conviene essere buttato fuori dal Senato. E se non fosse perché il sacrificio sarebbe immenso, gli converrebbe andare in carcere. Sarebbe un martire e tutti i messaggi dal carcere sarebbero i messaggi di un martire.
Al PD converrebbe che Berlusconi rimanesse in Senato per non farne un martire e per lasciare che una condanna aggirata indebolisca la sua autorevolezza.

Ma ancora una volta queste strategie sono inattuabili. Verrebbero viste come una vittoria per l’avversario e non come una, appena appena, non banale strategia comunicativa.

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