di
Francesco Zanotti

Devono gestire (governare verso lo sviluppo) sistemi umani, perché non hanno
alcun desiderio e non fanno nulla per conoscere, innanzitutto, lo stato dell’arte
delle scienze umane? Ne faccio un elenco, ovviamente non completo: psicologia,
linguistica, sociologia, economia, politica, antropologia, filosofia, storia e, aggiungo, religioni?
Queste aree di conoscenza sono in profonda evoluzione sia a causa della
loro palese insufficienza (come l’economia), ma, soprattutto, sotto la spinta
delle scienze naturali che offrono nuovi linguaggi e paradigmi. Ne cito uno
solo: la fisica quantistica. Come fanno ad esserne completamente all'oscuro?
Esiste una meta-conoscenza che si chiama sistemica che dovrebbe essere
una scienza dei paradigmi che pesca da ogni area di conoscenza e cerca di costruire
una meta conoscenza che dovrebbe generare un grande progresso in tutte le altre
conoscenze “specialistiche”. Come fanno a non saperne proprio nulla quando, ad
esempio, la teoria dei sistemi auto poietici permetterebbe di capire la
probabile evoluzione del nostro sistema politico e le vere origini dell’attuale
crisi economica?
Il problema è che in una democrazia “competitiva” non c’è tempo per la
conoscenza. Tutto il tempo è impegnato a combattere l’avversario. Con buona
pace dello sviluppo.
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