di
Francesco Zanotti
Ripeto il titolo di un
post di qualche giorno fa: ci fanno o ci sono? Credo proprio che ci siano. Che
questi nostri governanti siano affetti da … inconsapevolezza grave.
Il Ministro Grilli sostiene
che la fase acuta della crisi sia finita e che nel terzo trimestre ci sarà la
ripresa. Ma la ripresa di cosa? Se guardiamo al settore industriale, certamente
vi saranno tante aziende che avranno successo, ma vi saranno moltissime che non
arriveranno a questo fantomatico e salvifico terzo trimestre. Complessivamente non ci potrà essere uno sviluppo
del sistema industriale. Grilli ha in mente lo sviluppo di altre attività
economiche? Quali?
Il Governatore Visco
sostiene che il credit crunch sia finito. Stanno arrivando altre risorse alle
imprese. Purtroppo, però, come ho detto, troppe di queste imprese a cui si
cerca di far arrivare risorse non arriveranno al terzo trimestre. E saranno una
percentuale sufficiente a mettere in crisi il sistema bancario. Esso oggi viene
quasi costretto a fare prestiti. Ma questi prestiti in molti casi funzioneranno
solo da palliativi per imprese che fanno cose che non si possono più vendere.
Ancora Grilli: bisogna
prima mettere in ordine i conti pubblici e poi si potrà parlare di ripresa. E’
una grande illusione. Funziona solo il contrario. Non è l’austerità che
permette di pagare i debiti. E’ il creare maggior valore che permette di pagar
i debiti.
Se guardiamo, poi, di
là dei “pezzi” di società di cui hanno parlato (che sono moltissimi) non si può
non accorgersi delle crisi politiche, umanitarie, ambientali ed esistenziali
che stanno travagliando nazioni, popoli, persone …
E allora? Allora ci
salverà solo un grande progetto di sviluppo per il nostro Sistema Paese. Che
faccia da esempio, guidi ad un grande progetto complessivo per una nuova convivenza
tra gli uomini e tra gli uomini e la Natura. Ci aspettiamo che il nostro Governo
(tutti i Governi) faccia da “levatrice” all’emergere di questo progetto di
sviluppo. Purtroppo non ne capisce l’urgenza e, anche se la capisse, non
saprebbe da che parte cominciare.
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