di
Francesco Zanotti
E’ tutto un fiorire di obiettivi: la lettera di Monti e
di altri Capi di Stato e di Governo “trasgressivi”, ad esempio. Vi sono
obiettivi generali: modernizzare le nostre economie, costruire maggiore
competitività. Vi sono obiettivi più specifici: dall’apertura del mercato
interno all’inevitabile potenziamento di ricerca e innovazione.
Ma questi obiettivi generali e specifici sono, in realtà,
generici, continuano ad essere ripetuti ossessivamente e mai raggiunti.
Io credo siano obiettivi retorici. Alcuni sono addirittura
miti insensati come quello della competitività. Per dimostrarne l’insensatezza, ripropongo una citazione scoperta e pubblicata nei nostri Blog dall’Ing.
Sacerdoti:
Da «I Promessi Sposi» cap. 13:
«E tutti, alzandosi in punta di piedi, si voltano a
guardare da quella parte donde s'annunziava l'inaspettato arrivo.
Alzandosi tutti, vedevano né più né meno che se fossero
stati tutti con le piante in terra; ma tant'è, tutti s'alzavano”
Obiettivi retorici dei quale nessuno si perita di dire
come raggiungerli. Purtroppo, tutte queste proposte di obiettivi sono solo il
racconto di chi le avanza. Raccontano e vogliono perpetuare la loro ricca storia.
Peccato che sia la storia della classe dirigente che ha tratto ricchezza da
quella società che oggi sta crollando e che cercano ancora di puntellare.
E la conoscenza? Leggo sul Sole 24 Ore della Costituente
per la Cultura, ma non vedo un progetto come il nostro Expo della Conoscenza
per realizzare il quale abbiamo costituito una Associazione ad hoc. Leggete il
Manifesto di questa nostra Associazione, libera ed aperta, scaricabile da
questo blog. Troverete che, almeno, siamo riusciti ad eliminare l’aria stantia
di un presente che è capace solo di valorizzare l’arte del passato, ma non si
pone l’obiettivo di attivare una nuova stagione di opere d’arte che si manifesti
nella creazione di capolavori in tutti gli ambiti dell’agire e del pensare dell’uomo:
dalla scienza, alle imprese, alle città, fino alle opere d’arte vere e proprie.
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