giovedì 23 febbraio 2012

La vicenda dei neutrini. Il cavo staccato


di
Francesco Zanotti

Quando era esplosa la vicenda dei neutrini (fine settembre 2011) avevo scritto un pezzo con la consulenza del Prof. Ignazio Licata: "La vicenda dei neutrini. Sensazionalismo disinformato o interessato?"
Abbiamo cercato di fare chiarezza teorica (il tempo immaginario e gli ambienti quantistici dove è possibile quasi tutto senza intaccare la Relatività Ristretta), politica (la responsabilità sociale della conoscenza e della ricerca) e stigmatizzando i sensazionalismi interessati.
A onore del vero, i fisici che avevano illustrato la “scoperta” erano stati cauti … Sempre a onore del vero, a me la vicenda dei neutrini è sembrata un possibile catalizzatore per ripensare il senso del fare fisica e del fare scienza.
Ma ora si scopre (Caprara sul Corriere di oggi) che è … solo colpa di un cavo collegato male …
Ragazzi, proviamo davvero a prendere sul serio la responsabilità del costruire socialmente una nuova scienza. Se non vogliamo davvero rincorrere solo sensazionalismi costosissimi.
Provo a buttare un sasso nello stagno.
Pensateci bene: che differenza c’è tra la “nuova fisica” e la magia?
Bene a me sembra proprio nessuna! La magia ha i suoi misteri ai quali solo gli iniziati possono accedere. Per la fisica è il linguaggio matematico che diventa sempre più esoterico a creare un recinto inaccessibile. La magia ha i maghi che possono essere tali solo dopo un lungo processo di etero-iniziazione: solo altri maghi possono insegnare i misteri. Anche i fisici difendono il territorio allo stesso modo: solo chi fa parte della casta può cooptare adepti. Ma la fisica si confronta poi con gli esperimenti. Forse sì. Forse, perché oramai si comincia a dire che le leggi non sono assolute, ma contestuali ed emergenti. Cioè: delimito un pezzo di mondo. In esso emergono delle leggi che poi (e come potrebbe essere diversamente?) trovo vere in quel contesto.
Forse sì, ieri, ma oggi non più! Le teorie più fondamentali, quelle più esoteriche che permettono di difendere meglio il territorio (come la teoria delle stringhe a causa della sua complessità matematica) sono del tutto libere dal rischio di essere testate sperimentalmente. Se non (nei sogni di qualcuno) in forma maledettamente indiretta.

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