lunedì 20 febbraio 2012

Niente campagna elettorale Mr. Obama, please …


di
Francesco Zanotti

Posso esprimere l’opinione che un presidente degli Stati Uniti non dovrebbe fare campagna elettorale? Le ragioni sono tantissime e non riuscirò a scriverle tutte …
La prima, di tipo funzionale, è che spreca troppo tempo. Potrebbe usare questo tempo, innanzitutto per studiare! Quante conoscenze indispensabili ad un presidente sembrano proprio mancargli. Poi potrebbe avviare un grande progetto di partecipazione progettuale, coinvolgendo insieme repubblicani e democratici. Certo “We can” è uno slogan accattivante …ma bisognerebbe che dicesse anche cosa, come, con che risorse …
Poi darebbe un messaggio forte: cari americani, voi vedete cosa sto facendo. Decidete voi se volete che continui o meno.
A meno che …
A meno che sia convinto che la sua parte politica rappresenti la verità e la controparte il male. A meno che non sia convinto che solo lui può guidare l’America. E questo sarebbe veramente un guaio. La convinzione di essere l’uomo della Provvidenza … anche se in piccolo ed in silenzio ... è sempre un guaio.
Mr. Obama, usi la campagna elettorale per avviare quel grande processo di riprogettazione dal basso dell’America che è fondamentale. Ovviamente a questa progettualità dovranno partecipare anche i suoi avversari perché siano valorizzate anche le loro ragioni e le loro speranze. Il suo successo è nel riuscire a far germogliare un progetto di sviluppo dell’America. Se ci riuscirà (ma dovrà studiare molto per riuscirci) allora sì che passerà alla storia.
Dal particolare al generale: ma ci stiamo accorgendo che non sono le persone ad essere egoiste (anche) e poco lungimiranti (anche), ma è la democrazia rappresentativa che blocca ogni possibilità di governare la nascita di una nuova società?
Aspettiamo le elezioni greche: stimoliamo la Grecia a costruire un proprio Progetto di Sviluppo partendo dalle vitalità sociali che oggi sono costrette ad ubbidire invece che progettare.
Ovvio: non voglio alcuna dittatura né di persone, né di tecnici. Propongo la democrazia totale che oggi è certamente possibile.

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